In Svizzera può capitare, anche se di rado, come ricordato dall'incidente sulla Axenstrasse. I consigli degli esperti
ZURIGO - Ha catalizzato l'attenzione dell'intera Svizzera l'incidente sull'Axenstrasse che ha coinvolto un Suv ed è costato la vita a una persona. L'auto, completamente distrutta e sprofondata a quasi 200 metri di profondità, è stata ripescata solo diversi giorni dopo e in seguito a molti sforzi da parte delle autorità.
In quel frangente, è verosimile che il conducente sia morto sul colpo al momento dell'impatto con l'acqua (la vettura è precipitata per circa 45 metri). Ma se, in caso di un incidente, si finisse in acqua da un altezza media o relativamente bassa? Quale sarebbe il miglior modo di agire per salvarsi la vita?
I colleghi di 20 Minuten hanno provato a capirlo interpellando l'Automobile club tedesco (Adac) che ha stilato una guida proprio per questa evenienza.
Punto uno: le cinture. Sebbene siano fondamentali per evitare lesioni gravi al momento dell'impatto con l'acqua, queste vanno sganciate il più rapidamente possibile per permette una maggiore mobilità agli occupanti il cui obiettivo primario è quello di lasciare l'abitacolo. O dai finestrini laterali oppure dal tettuccio (se c'è).
Punto due: agire prima che l'auto affondi. In generale anche se ci si trova nell'acqua, le componenti elettroniche dell'auto continuano a funzionare ancora per diversi minuti. In tal caso è imperativo aprire i finestrini appena possibile, prima che l'auto inizi a sprofondare. In genere, prima che questo succeda, possono passare anche alcuni minuti durante i quali l'auto resta a ridosso della superficie dell'acqua. È qui che è imperativo agire.
Punto tre: se i finestrini non si aprono provate a sfondarli. Il modo migliore è utilizzare un oggetto contundente, duro e con degli spigoli pronunciati. Lasciate stare il parabrezza, è troppo spesso. Meglio concentrarsi sui vetri dei finestrini, colpendoli in vicinanza dei bordi dove spesso sono più deboli.
Punto quattro: non provare ad aprire le portiere. In queste situazioni di solito il panico prende il sopravvento. Tentare di aprire le porte, che è la reazione più automatica e naturale, si rivelerà inutile: in realtà la pressione contraria esercitata dall'acqua rende lo sforzo immane, e anche una perdita di tempo in una situazione in cui ogni secondo conta.
Punto cinque: non aspettate che il veicolo si inabissi. L'automobile club sconsiglia di aspettare che il veicolo affondi del tutto per provare a mettersi in salvo. Da una parte l'inabissamento rende quasi impossibile la rottura dei vetri (sempre a causa della pressione), dall'altra - anche se è vero che una volta sott'acqua è possibile aprire le porte - il rischio di cedere al panico e rimanere intrappolati è molto elevato.