Ancora nessuna certezza però riguardo la scadenza della trattativa in corso.
BERNA - Il Ministero della Transizione Ecologica italiano ha segnalato di recente la propria disponibilità a riprendere i negoziati con la Svizzera per un accordo di solidarietà sul gas. Lo indica il Consiglio federale in una risposta a una mozione di Marco Romano (Centro/TI), senza indicare tuttavia scadenze.
Lo stesso ministero, prosegue il governo, ha inoltre chiesto informazioni sulla quantità di gas stoccata dalla Svizzera in Italia, facendo intravedere la possibilità di un memorandum d'intesa al riguardo. L'Italia ha già concluso un memorandum simile con la Grecia.
Nella sua mozione, che l'esecutivo respinge in virtù del fatto che le trattative sono in corso, il deputato ticinese insiste sull'importanza di un accordo con Roma nel settore del gas, soprattutto in un'ottica di gestione di situazioni di difficoltà di approvvigionamento e di crisi.
«La fornitura di gas naturale verso il Ticino dipende esclusivamente dall'Italia» fa notare Romano. In Ticino le Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA, in qualità di azienda regionale, importano 1,3 TWh di gas naturale, che impiega per la distribuzione diretta a oltre 10 mila clienti finali e per l'approvvigionamento delle aziende rivenditrici Aziende industriali di Mendrisio (AIM), AGE Chiasso, Metanord e Azienda comunale di Stabio.
Il gas importato è destinato per il 52 % alle economie domestiche (in prevalenza per il riscaldamento) e per il 13 % a grandi consumatori del comprensorio di distribuzione delle AIL SA; il restante 35 % è venduto alle aziende rivenditrici.