Si chiama "alienazione parentale". Un'associazione ha manifestato chiedendo maggior attenzione alla tematica
BERNA - Che un divorzio non sia pratica da lasciare illesi i protagonisti è un fatto. Ma alcune conseguenze, forse, sono più segnanti di altre. Stando al Rapporto sulla famiglia 2021, stilato dall'Ufficio federale di statistica, in un caso su dieci i figli di genitori separati perdono i contatti con il genitore con cui non vivono. L'allontanamento va a colpire soprattutto i padri, visto che nella maggior parte dei casi l'affidamento viene concesso alle madri.
La manifestazione - A tal proposito, l'Associazione svizzera per la genitorialità condivisa (GeCoBi) ha organizzato, questa domenica, una manifestazione a Köniz (BE) in occasione della Giornata Mondiale dei diritti dei bambini, lanciando una campagna all'insegna del motto "Basta lacrime".
Oliver Hunziker, presidente di GeCoBi, presume che in Svizzera vi siano da 16'000 a 24'000 bambini che attualmente non hanno più contatti con la madre o il padre. Chiede quindi che il nuovo diritto di famiglia sia rispettato in modo più coerente e che i giudici, i dipendenti delle Arp e gli altri specialisti che si occupano di protezione di minori e adulti siano meglio formati. Nel 2020, infatti, il Tribunale federale ha dichiarato l'affidamento condiviso come regola per i genitori separati. Tuttavia, secondo Hunziker, per un genitore è ancora possibile portare via il bambino all'ex consorte.
«Così si danneggiano i bambini» - Secondo Yvonne Feri, consigliera nazionale socialista e presidente della Federazione svizzera delle famiglie monoparentali (FSFM), la campagna di GeCoBi «danneggia i bambini colpiti, perché non si basa su soluzioni adattate al singolo caso e ai reali bisogni individuali». Feri ritiene che l'Associazione esageri l'entità del problema: «Non ci sono cifre affidabili riguardo questi allontanamenti».
Secondo la FSFM, il concetto di "alienazione parentale" funziona attribuendo la colpa a uno dei genitori, mettendo a dura prova i bambini e contraddicendo il loro diritto a essere ascoltati. Yvonne Feri concorda tuttavia con Hunziker sul fatto che ogni caso sia di troppo e sul fatto che le Autorità proposte a intervenire debbano essere formate al riguardo.
«Non tutti gli allontanamenti sono sbagliati» - Irène Inderbitzin dell'Ombudsman dei diritti dei bambini Svizzera si è trovata a dover affrontare spesso situazioni in cui i figli di coppie separate vengono alienati da un genitore. Secondo Inderbitzin, la pratica giudiziaria non è ancora preparata per poter garantire con continuità gli interessi dei bambini. Anche perché, spesso, i tribunali concedono l'affidamento sulla base delle entrate di un genitore quando invece, «dal punto di vista di un figlio, non dovrebbe importare. Il bambino ha innanzitutto diritto a un rapporto il più sano e stabile possibile con i genitori».
Fondamentale per Inderbitzin è che i bambini vengano costantemente ascoltati, cosa che purtroppo accade ancora troppo raramente. Secondo l'esperta, un'interruzione dei rapporti non è necessariamente un'alienazione: se un bambino rifiuta il contatto, non dovrebbe essere costretto a vedere il genitore rifiutato.