Si tratta delle più grandi manovre militari da 33 anni a questa parte.
BERNA - Circa 5000 militari sono impegnati da oggi e per una settimana in cinque cantoni svizzerotedeschi nella più grande manovra dell'Esercito svizzero da 33 anni a questa parte, con quattro battaglioni meccanizzati, uno logistico e una compagnia di fanteria di montagna.
Denominata "Pilum 22", «l'operazione serve ad allenare procedure standard per affrontare gruppi armati», ha indicato l'Aggruppamento difesa. Per rappresentare l'avversario, «parteciperanno un gruppo di guerra elettronica e un distaccamento del Comando delle forze speciali».
L'esercitazione si svolgerà fino al 28 novembre nei cantoni di Berna, Soletta, Argovia, Lucerna e Zurigo. La pianificazione è durata due anni e l'ultima operazione di tale portata si è svolta nel 1989, l'anno della caduta del muro di Berlino.
«Sarà l'occasione per l'Esercito di verificare l'interazione delle differenti componenti di una brigata meccanizzata», spiega l'Aggruppamento. Si tratterà più precisamente di valutaRE la capacità di difendere il Paese e i suoi abitanti in caso di conflitto armato, anche al suolo. L'esercitazione permetterà di trarre insegnamenti sullo stato delle forze terrestri e sulla maniera in cui dovranno evolvere in futuro.
L'operazione "Pilum 22" è stata concepita sulla base di un rapporto approvato nel maggio 2019 da parte del Consiglio federale. Vede la luce proprio quando minacce si intensificano in Europa, con la guerra in Ucraina, e in un contesto di incremento del budget militare in Svizzera che si profila dal 2023.
L'Esercito «prega la popolazione di far prova di comprensione per l'eventuale aumento delle emissioni acustiche e delle perturbazioni del traffico stradale che potrebbero essere provocati dai movimenti dei carri da combattimento».