Sono diversi gli elvetici che non possono volare negli Usa, rivela la lista divulgata dall'hacker lucernese Tillie Kottmann
LUCERNA - L'hacker lucernese Tillie Kottmann (nickname online Maia Arson Crimew) ha fatto parlare di sé in tutto il mondo negli scorsi giorni, dopo essersi introdotta «per noia» in un server di un'agenzia governativa statunitense - la Transportation Security Administration (TSA) -, prendendo e divulgando una lista segreta di persone identificate negli USA come sospetti terroristi.
L'elenco include oltre un milione di persone che non possono volare negli Stati Uniti o su aerei statunitensi.
La No-Fly List, i cui inizi risalgono al periodo successivo all'11 settembre, ha in serbo alcune sorprese, come rivela ora il portale Republik.ch. I giornalisti della piattaforma hanno dato un'occhiata alla versione 2019 del registro e hanno trovato nell'elenco anche diverse persone con passaporto svizzero o residenti in Svizzera.
Tra attivisti e spie
Molti di loro sono nomi noti, avendo attirato negli anni l'attenzione delle autorità giudiziarie e di polizia. C'è Marco Camenisch, ad esempio, l'ecoterrorista grigionese. Camenisch, che oggi ha 71 anni, è balzato agli onori della cronaca negli anni '70 e '80 con attacchi esplosivi ai tralicci dell'elettricità (riteneva le strutture troppo invasive), ed è stato rilasciato dopo una lunga pena detentiva nel 2017.
Anche Marc Rudin, oggi 77enne, che viene annoverato tra i membri del “Movimento del Settantotto” e che ha commesso diversi reati per motivi politici, figura nella lista. Secondo la NZZ, l'ex rivoluzionario vive ora in isolamento a Zurigo.
C'è poi Nekane Txapartegi (49 anni), ex-attivista spagnola per l'indipendenza basca originariamente detenuta in Svizzera in attesa di un'estradazione mai avvenuta, e dal 2017 donna libera residente nella Confederazione.
Secondo il magazine svizzero Republik anche l'ingegnere svizzero Urs Tinner, che ha lavorato per la CIA e ha contribuito al programma di armi nucleari del dittatore libico Muammar Gheddafi, sarebbe iscritto nel registro della TSA (anche se solo come “selezionato”, ovvero autorizzato a volare dopo un rigido controllo di sicurezza). Poiché sospettato di aver violato la legge svizzera sul materiale bellico e il trattato internazionale di non proliferazione delle armi atomiche, ha trascorso quattro anni in detenzione preventiva.
La lista comprende poi altri nomi di attivisti di sinistra e di ex membri della RAF tedesca, alcuni presumibilmente scomparsi. Anche il terrorista svizzero Bruno Breguet, dato per morto dal 1995, è ancora presente nell'elenco.
Sulla black-list anche 4'000 minorenni
Sempre secondo Republik, la lista è da molti definita «arbitraria» e ha «conseguenze drastiche» per molte persone. A tal riguardo, l'avvocato statunitense Ben Winzner ha presentato una causa contro l'FBI e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti perché a suo modo di vedere viola la Costituzione: «Sempre più americani che non hanno fatto nulla di male non possono più volare, e in alcuni casi non possono tornare negli Stati Uniti, senza alcuna spiegazione da parte del governo».
Oltre a molte persone con nomi di origine araba, quasi 4'000 persone sulla black list del 2019 avevano meno di 17 anni, di cui 40 sotto i 12. Tre bambini avevano solo quattro anni. Non si sa per quale motivo sia stato vietato loro di volare.