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BASILEA CITTÀIl rabbino di Basilea: «Un ciclista mi ha sputato addosso»

27.10.23 - 20:36
Mentre era fuori con la moglie per una passeggiata, il rabbino di Basilea è stato attaccato con degli sputi.
Comunità Israelita Basilese
Fonte Basler Zeitung
Il rabbino di Basilea: «Un ciclista mi ha sputato addosso»
Mentre era fuori con la moglie per una passeggiata, il rabbino di Basilea è stato attaccato con degli sputi.

BASILEA CITTÀ - «Nella tragedia si riconosce chi è amico e chi è nemico». Sono queste le parole con cui il rabbino della Comunità israelita di Basilea (IGB), Moshe Baumel, ha commentato al Basler Zeitung il grave fatto accaduto qualche giorno fa.

Domenica scorsa, era uscito a fare una passeggiata con la moglie, quando un ciclista gli si è avvicinato da dietro, li ha superati, ha gridato qualcosa in arabo, per poi sputare addosso al rabbino. L'uomo si è poi allontanato, continuando a urlare. A Baumel quel volto pareva famigliare, ma non ha saputo riconoscerlo. Ha quindi sporto denuncia contro ignoti.

Non un caso isolato

Dal 7 ottobre 2023, infatti, gli episodi di antisemitismo sono cresciuti, anche in Svizzera. Una situazione vissuta in prima persona da Baumel che non può fare altro che constatare come l'odio verso gli ebrei si stia diffondendo in tutta Europa dopo l'attacco terroristico di Hamas. «Di questi tempi, tutto è possibile», dice al quotidiano basilese. Ora identificarsi pubblicamente come ebreo è diventato altamente rischioso, tanto da portarlo a levarsi la sua kippah e, quindi, indossando solo cappellini da baseball. «Quel giorno - confessa - me ne sono dimenticato». Basilea, tra l'altro, è il luogo dove Theodor Herzl, padre del sionismo, disse di aver fondato lo Stato ebraico.

Vita difficile per gli ebrei a Basilea

Nemmeno prima dell'attacco di Hamas a Israele era tutto rose e fiori, commenta. A Basilea, nei pressi di Claraplatz e in generale a Kleinbasel, vi erano già zone vietate agli ebrei. Ora però simili condizioni si stanno diffondendo a macchia d'olio anche in quartieri della Grande Basila dove hanno fatto capolino murales con scritte quali «Free Palestine».

Critica alla comunità musulmana

Il 35enne, dal canto suo, riserva delle critiche anche nei confronti del governo di Basilea che continua a rimanere in silenzio. Così come la comunità musulmana. «Vorremmo che i musulmani riconoscessero che Hamas» è un'organizzazione terroristica. Quando l'Isis compie simili attentati «noi ebrei, insieme ai cristiani, esprimiamo la nostra solidarietà ai nostri colleghi musulmani».

 

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