Il testo mira a garantire l'approvvigionamento della Svizzera, senza escludere la costruzione di nuove centrali nucleari.
BERNA - I promotori dell'iniziativa popolare "Energia elettrica in ogni tempo per tutti (Stop al blackout)" hanno già raccolto 120'000 firme, ben oltre quindi le 100'000 necessarie.
Le sottoscrizioni sono in corso di verifica, ha precisato oggi all'agenzia Keystone-ATS Vanessa Meury, presidente del comitato d'iniziativa e a capo della sezione solettese dei Giovani UDC, confermando una notizia della Sonntagszeitung.
Il testo, sostenuto dai partiti di destra e da diversi attori economici, mira a garantire l'approvvigionamento della Svizzera, senza escludere la costruzione di nuove centrali nucleari. E intende (di fatto) ribaltare la decisione del 2017, quando il popolo svizzero approvò alle urne la nuova legge sull’energia (alla base della Strategia energetica 2050) che prevedeva la chiusura graduale degli impianti esistenti e la mancata edificazioni di nuove centrali nucleari. Per sostituire l’atomo si era deciso di puntare sulle energie rinnovabili quali sole e vento. Una transizione, però, che per ora non è completamente riuscita.