Sono pratiche, ma non sempre il massimo per la salute, come dimostrato dal test di laboratorio commissionato da Ktipp
ZURIGO - Se durante la pausa pranzo cercate qualcosa di veloce, le insalate pronte sono la soluzione più pratica e, in teoria, salutare. Dal punto di vista igienico, però, i prodotti si rivelano spesso discutibili. Come rivela la rivista per i consumatori Ktipp, un'insalata su due contiene germi poco appetitosi.
Ktipp ha esaminato in laboratorio 20 diverse insalate pronte, imbattendosi in particolare nei cosiddetti enterobatteri. Secondo la Società tedesca per l'igiene e la microbiologia, fino a 1'000 enterobatteri per grammo sono ancora considerati accettabili, mentre il valore di allarme è di 10'000: se viene superato, i prodotti sono considerati non appetibili.
Alnatura ha temporaneamente ritirato le insalate dalla sua gamma
Nello studio in questione ciò è avvenuto per 9 insalate pronte su 20, soprattutto nel caso delle insalate miste. Ad esempio, nella “Kunterbunt mit Herb Vinaigrette” di Select & Go di Lidl e nella “Organic Saison Salad” di Coop Naturaplan, sono stati scoperti oltre due milioni di enterobatteri per grammo.
Ma Coop non si lascia scoraggiare dal risultato. Come spiega il gigante della vendita al dettaglio alla rivista dei consumatori, gli enterobatteri si trovano naturalmente nelle insalate. Pertanto l’analisi non è ritenuta significativa.
Diversa la risposta di Lidl Svizzera: «Prendiamo sul serio i risultati e siamo già in contatto con il nostro fornitore», afferma il rivenditore interpellato da 20 Minuten. Anche Lidl, però, si giustifica sottolineando che gli enterobatteri riscontrati sono diffusi nell'ambiente.
In molti prodotti, Ktipp ha riscontrato non solo gli enterobatteri, ma anche i residui di pesticidi. Ad esempio, le insalate esaminate della marca Alnatura contenevano residui dell’insetticida acetamiprid, sostanza che si ritiene possa nuocere al feto e che non è consentita nell'agricoltura biologica svizzera.
Come ha affermato Migros Zurigo, gestore di Alnatura in Svizzera, le insalate interessate sono state temporaneamente rimosse dall'assortimento per effettuare le dovute verifiche. Ma ora sono di nuovo in vendita. «Il nostro fornitore ha adottato tutte le misure necessarie per esaminare ed eliminare le cause di questa contaminazione involontaria», ha spiegato il gigante arancione.
Solo quattro delle 20 insalate sono impeccabili
Anche per le insalate di pasta c'è stato un risultato spiacevole. Il pericoloso insetticida pirimifos metile è stato scoperto in tutti e tre i prodotti testati. Le insalate di Lidl e Aldi contenevano anche il piperonil butossido.
Ma non basta, l'indagine ha permesso di riscontrare la presenza di glifosato, il diserbante ritenuto «probabilmente cancerogeno» dall'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di Lione, nell’insalata "Mmmh" di lenticchie acquistata da Denner. Il gruppo non ha ancora commentato i risultati di laboratorio.
In sintesi, solo quattro delle 20 insalate esaminate erano impeccabili. Tre di queste contenevano solo un tipo di verdura. L'insalata di lenticchie e barbabietole della Migros Bio e l'insalata di carote “Mmmh” della Denner non erano contaminate da germi o sostanze nocive. Lo stesso vale per l'insalata “Betty Bossi con cavolo e carote" della Coop.