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SVIZZERAIl Consiglio invita a respingere l'iniziativa "Sì a rendite AVS eque anche per i coniugi"

26.06.24 - 16:30
Ciò porterebbe uscite superiori a 3,7 miliardi di franchi per l’AVS, di cui 761 milioni a carico della Confederazione
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Fonte Ats
Il Consiglio invita a respingere l'iniziativa "Sì a rendite AVS eque anche per i coniugi"
Ciò porterebbe uscite superiori a 3,7 miliardi di franchi per l’AVS, di cui 761 milioni a carico della Confederazione

BERNA - il Consiglio federale ha deciso di raccomandare al Parlamento di respingere l’iniziativa popolare federale «Sì a rendite AVS eque anche per i coniugi – Basta con la discriminazione del matrimonio!».

Spiegazione - Le coppie sposate beneficiano già di una buona protezione nell’AVS e i costi dell’iniziativa sarebbero troppo elevati. La soppressione della limitazione della somma delle due rendite AVS/AI di una coppia di coniugi, che andrebbe a vantaggio innanzitutto dei redditi più elevati, richiederebbe infatti un finanziamento supplementare di oltre 3,7 miliardi di franchi.

Situazione - Attualmente, le coppie sposate ricevono al massimo il 150 per cento della rendita massima. L’iniziativa popolare «Sì a rendite AVS eque anche per i coniugi – Basta con la discriminazione del matrimonio!», depositata dall’Alleanza del Centro, chiede di abolire il limite massimo delle rendite AVS/AI dei coniugi. In compenso, anche gli assicurati sposati senza attività lucrativa potrebbero essere assoggettati all’obbligo contributivo (soppressione del principio di coassicurazione). L’iniziativa non mette invece in discussione le altre misure di protezione sociale legate al matrimonio:

    • il supplemento di vedovanza, ossia un supplemento del 20 per cento accordato quando si calcola l’importo della rendita di vecchiaia di una persona vedova;
    • lo splitting, vale a dire la ripartizione in parti uguali tra i due coniugi dei redditi realizzati durante gli anni di matrimonio;
    • la rendita vedovile.

Va inoltre rilevato che la presente iniziativa è stata depositata prima della votazione del 3 marzo 2024, con la quale il Popolo e i Cantoni hanno accettato l’iniziativa per una 13esima mensilità AVS.

Costi - L’iniziativa genererebbe uscite superiori a 3,7 miliardi di franchi per l’AVS, di cui 761 milioni a carico della Confederazione. Inoltre, la questione del finanziamento di queste spese è lasciata in sospeso e sarebbe il Parlamento a doverne stabilire le modalità. Se si optasse per le attuali fonti di finanziamento dell’AVS (contributi salariali e IVA), l’onere andrebbe a gravare l’insieme della popolazione, incluse le persone a basso reddito o quelle non sposate, che non beneficerebbero di alcun miglioramento della loro rendita.

Situazione critica - La Confederazione deve far fronte a disavanzi strutturali e ha già la necessità di trovare un finanziamento aggiuntivo per la 13a rendita di vecchiaia AVS. Inoltre, l’evoluzione demografica è tuttora una delle maggiori sfide per l’equilibrio dell’AVS ed è già prevista una nuova riforma per stabilizzarne le finanze a partire dal 2030. Nell’ambito di queste riflessioni verrà vagliata la possibilità di rendite AVS indipendenti dallo stato civile.

Futuro - Sulla base di quanto precede, il Consiglio federale incarica il Dipartimento federale dell’interno di presentargli, al più tardi entro il 27 marzo 2025, un progetto di messaggio con la raccomandazione di respingere l’iniziativa, senza controprogetto diretto o indiretto.

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