L'estremista di destra Martin Sellner è stato invitato da Junge Tat per una conferenza nel Canton Zurigo. Ma le autorità non lo vogliono.
ZURIGO - La polizia zurighese ha chiesto il divieto di entrata per un prominente estremista di destra austriaco, Martin Sellner. Il gruppo "Junge Tat", a lui vicino politicamente, ha annunciato nel week-end che il 35enne terrà una conferenza il prossimo 19 ottobre nel canton Zurigo.
La notizia è stata riportata inizialmente dal "Tages-Anzeiger". Un portavoce delle forze dell'ordine zurighesi ha poi confermato oggi a Keystone-ATS la richiesta formulata e lo stesso ha fatto anche l'Ufficio federale di polizia (fedpol). Stando a un addetto stampa di quest'ultimo, la questione sarà esaminata, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli.
Una conferenza di questo tipo, sempre con Sellner, era già stata programmata a Tegerfelden (AG) lo scorso marzo, ma la polizia argoviese ne aveva impedito lo svolgimento. Gli agenti sono intervenuti ritenendo che la sicurezza pubblica non fosse garantita.
Già all'epoca la polizia di Zurigo aveva domandato di vietare al militante austriaco l'ingresso in Svizzera. Tuttavia, la Confederazione aveva rinunciato. «Le opinioni radicali o estreme non sono da sole sufficienti a costituire una minaccia per la sicurezza interna o esterna o a giustificare misure preventive di polizia», aveva spiegato fedpol.
Sellner è l'ex capo della sezione austriaca del Movimento identitario (Identitäre Bewegung Österreich, IBÖ). È una figura chiave dell'estremismo di destra nelle nazioni germanofone e un teorico della "remigrazione", vale a dire il rimpatrio, anche forzato, degli stranieri verso i loro Paesi di origine.