Il padre della guardia scappata con lo stupratore del carcere Limmattal spera di rivedere presto la figlia
ZURIGO - La guardia carceraria Angela Magdici è scappata da più di una settimana con lo stupratore Hassan Kiko. Il padre della 32enne, Kurt Bill, confessa di essere molto preoccupato. Non riesce a capire perché sua figlia ha aiutato il suo presunto amante a evadere dal carcere Limmattal.
«Quello che è successo, non può essere cancellato», spiega l’uomo alla stazione televisiva "Tele Züri". «Ma Angela, noi siamo con te. Ti vogliamo tanto bene».
Vuoto, senza speranza e paura - Il padre racconta che si sente debole. Fa fatica a descrivere il suo stato emotivo: "Vuoto, solo il vuoto. Mi sento senza speranza e ho paura. Sempre più paura. Non si può fare nulla».
Bill vuole solo una cosa: poter rivedere ancora la figlia. Il padre è convinto che Angela è consapevole di aver fatto un grosso errore. Spera che sua figlia tornerà presto.
Angela è cambiata - Cosa è successo esattamente tra Magdici e Kiko e come sono arrivati alla fuga, lui non lo sa. Di tutto ciò non ne sapeva niente e non si è accorto di niente. Dopo la separazione dal marito, il 25enne V., le visite di Angela si sono fatte con il passare del tempo più rare. «Mi è parso che da quel momento sia cambiata», afferma Bill. «Dopo la separazione lei si è trasferita da un'amica e i nostri contatti si sono fatti più rari».
Attesa per una lettera - Fino ad oggi Bill non ha ricevuto ancora nessuna notizia da parte della figlia. Anche il patrigno di Magdici, Walter Minder, non ha sentito più nulla di lei. Nella trasmissione dell'emittente televisiva di "Tele Zürich", "Talk Täglich" ha dichiarato di attendere con ansia una lettera che la guardia carceraria avrebbe scritto prima della fuga. «Il giorno prima di andare a lavorare avrebbe inviato una lettera alla madre, ma fino ad oggi non è ancora arrivato niente da Angela», ha aggiunto Minder.
Magdici avrebbe scritto la lettera a casa dell'amica. Quando quest'ultima voleva sapere di più sui contenuti della stessa, Magdici ha piegato il foglio in tutta fretta. Non si sa se la lettera sia stata lasciata da qualche parte. Il magistrato competente, interpellato da Tele Zürich, non ha voluto esprimersi in merito.