ARGOVIAUna svolta nel pluriomicidio di Rupperswil?

RUPPERSWIL - Dopo mesi di silenzio Georges F., il padre di Carla Schauer, una delle quattro vittime dei delitti di Rupperswil, ha deciso di parlare con il Blick a proposito della perdita di sua figlia e dell'indagine. «È il primo pensiero per me, mia moglie e mio figlio quando ci svegliamo la mattina. Il dolore è insopportabile»

Nessuna risposta - Georges F. e sua moglie furono i primi ad arrivare sulla scena lo scorso 21 dicembre. Erano li per consegnare i regali di Natale. Arrivati sul posto trovarono un vicino di casa che già aveva notato del fumo fuoriuscire dall'abitazione.

Quest'ultimo e il padre decisero di provare ad entrare per chiamare la donna, ma nessuno rispose. Il fumo li costrinse ad uscire immediatamente. In quei frangenti l'uomo non sa dire cosa vide, ma si sentì sollevato nel non avvistare vittime. Al Blick ha però raccontato anche del successivo momento del ritrovamento: «È stata una pugnalata al cuore.»

In ogni caso la famiglia non vuole più avere nulla a che fare con la casa in cui si sono consumati i delitti. «Non riesco nemmeno a passarci davanti con l'automobile» ha raccontato il padre, «mi fa troppo male». La sua speranza ora è che le tracce di DNA rinvenute possano portare le indagini sulla pista giusta, così da poter ritrovare «un poco di serenità».

Una svolta nel caso? - Ci sarebbero novità nell'inchiesta sul quadruplo omicidio dello scorso 21 dicembre a Rupperswil (AG). Il Ministero pubblico e la polizia cantonale hanno convocato una conferenza stampa alle 15.00.

Finora gli inquirenti non erano riusciti a fornire informazioni sui possibili responsabili dell'uccisione della donna di 48 anni, dei suoi due figli di 13 e 19 e dell'amica 21enne di quest'ultimo. I cadaveri furono ritrovati legati e con ferite da taglio all'interno dell'abitazione in cui era stato appiccato il fuoco.