Le tre donne, che assieme al loro cane stavano passeggiando sul passo dello Julier, sono state ricoverate in ospedale. Una 82enne con ferite medio-gravi
COIRA - Tre donne sono state ricoverate ieri pomeriggio in ospedale dopo essere state aggredite da una mucca nutrice sopra Silvaplana sul passo dello Julier.
Le escursioniste - precisa la polizia cantonale grigionese in una nota - stavano camminando su un sentiero assieme al loro cane al guinzaglio quando, in zona Muot dal Sablun, si sono avvicinate a un ampio pascolo recintato. Dopo esservi entrate e aver proseguito sulla via escursionistica segnata, le tre donne - attorno alle 13.00 - sono state improvvisamente attaccate da una mucca madre. Placatasi la furia dell'animale, una persona ha portato le prime cure alle escursioniste che sono in seguito state prese a carico dai soccorritori. Una 82enne ha subito lesioni medio-gravi ed è stata trasportata all'ospedale di Samedan da un elicottero della Rega. Le altre due donne se la sono invece cavata con ferite leggere e sono state condotte per accertamenti al Pronto Soccorso.
Diversi casi - Mucche nutrici che attaccano l'uomo, quello di ieri nel canton Grigioni non è il primo caso di questo genere che accade in Svizzera. Anzi. Negli ultimi due mesi, infatti, le "aggressioni" sono state almeno quattro: a Poschiavo (GR) e a Bannalp (NW) nel mese di luglio, a Wolfenschiessen (NW) ad agosto e a Ste-Croix (VD) nel mese di settembre. Tutte con un denominatore comune, la presenza di un cane. Un fattore non casuale come spiegava qualche tempo fa la psicologa animale Tamara Fetz.
«Per una mucca madre è come un lupo» - «Le mucche non sempre gestiscono bene la presenza dei cani in fin dei conti sono simili ai lupi, e alle mucche madri con vitelli piccoli possono apparire come una minaccia». Un aggravante - nei casi avvenuti nei mesi di luglio e agosto - potrebbe anche essere stata la calura: «Sicuramente aumenta lo stress, in questi casi quando un animale della mandria comincia a correre gli altri la seguono».
Attenzione alla presenza di vitellini - La psicologa, infine, dà un consiglio a tutti gli escursionisti: «Fate attenzione se ci sono vitellini e comportatevi di conseguenza. In ogni caso tenete sempre una distanza di sicurezza. Non è perché da 3'000 anni mungiamo le mucche che dobbiamo aspettarci che siano passive in tutto. Non sono macchine, sono esseri pensanti. E restano comunque creature che pesano poco meno di una tonnellata».