La piccola Mia è stata ritrovata in una ex fabbrica, ora occupata.
Una donna presente all'arrivo della polizia descrive la violenta scena del ritrovamento e dell'arresto.
LOSANNA - Scomparsa da cinque giorni, Mia, una bambina di 8 anni, è stata ritrovata questa mattina con la madre, in una casa occupata a Sainte-Croix (VD).
«Qui ci sono persone che vengono da ogni dove. La madre e la figlia sono arrivate sabato sera. Ma non ne sapevo niente. Sabato sera ho trascorso un po' di tempo con la piccola. Mi ha detto che si chiamava Mia, ma non ho collegato che potesse essere la bimba scomparsa. Era interessata alle ricette di cucina», ha spiegato una donna che abita lo stabile.
«Domenica mattina ho sentito la bambina urlare. C'erano quattro o cinque uomini a volto coperto con lei. Pensavo fosse un rapimento. Solo più tardi ho capito che era la polizia. La madre è stata fermata, ma era calma. La figlia invece gridava. È stata una scena molto violenta», racconta la testimone.
Mia, che era ospite della nonna, è stata rapita il 13 aprile da tre uomini mandati dalla madre, Lola Montemaggi (28 anni). Da gennaio, per decisione del giudice minorile, le era stata tolto l'affidamento della figlia. La giovane madre è descritta come «una persona molto ribelle che non sopporta l'autorità».
A rapire la bambina è stato un gruppo di estremisti, adepti delle teorie di complotto. La piccola è stata riportata alla madre da un 41enne francese domiciliato a Friburgo. Lo stesso, mercoledì scorso, ha aiutato la donna ad attraversare il confine ed entrare in Svizzera. Qui la giovane madre ha prima alloggiato al B&B Hotel, a Lully. Poi, preso un taxi, è andata a Neuchâtel per alcuni giorni, poi a Sainte-Croix, dove è stata infine raggiunta dalla polizia vodese e arrestata.