Nel 2020 trattati e chiusi 2'142 casi, il 6% in più dell'anno precedente.
Molte le vittime di truffatori che hanno potuto accedere al loro patrimonio ricorrendo a vari stratagemmi ingannevoli.
ZURIGO - Nel 2020 l'Ombudsman delle banche è stato confrontato con un numero sovraproporzionale di casi di clienti che hanno presentato richieste di risarcimento contro le banche dopo essere stati vittime di truffatori che hanno potuto accedere al loro patrimonio ricorrendo a vari stratagemmi ingannevoli.
Complessivamente nel 2020 l'Ombudsman delle banche ha trattato e chiuso 2'142 casi, il 6% in più dell'anno precedente, si legge in un comunicato odierno. Con 449 casi il settore "conti, traffico dei pagamenti, carte" è stato quello in cui è stato sottoposto il maggior numero di casi. La sua quota rispetto al volume totale dei casi è tuttavia leggermente diminuita del 5% al 57%.
Hanno invece subito un forte incremento i due settori "borsa, deposito" e "crediti, ipoteche", sia per quanto concerne il numero dei casi (+49% a 103 casi e +40% a 143 casi), sia per quanto riguardo la loro importanza rispetto al numero totale dei casi trattati (aumento del 3%, rispettivamente del 4%).
Quanto all'origine dei problemi, come nell'anno precedente il tema più frequente è quello dell'esecuzione degli ordini dati dai clienti. Il numero di questi casi è aumentato del 12%, passando a 285: in particolare c'è stato un incremento dell'80% dei reclami relativi alle frodi (per un totale di 119), rendendo questa la terza causa di problemi più importante nel 2020, con una quota del 15%. La seconda problematica più frequente è stata invece quella relativa a spese e commissioni (140 casi), pari ad una quota del 18%.
Il forte aumento delle truffe è probabilmente stato dettato, almeno in parte, dalla pandemia. In molti casi hanno innescato i pagamenti i clienti stessi, e di regola la banca non è responsabile per i danni subiti. L'Ombudsman Marco Franchetti consiglia quindi ai clienti di esercitare la necessaria cautela quando effettuano transazioni.
Anche le turbolenze sui mercati finanziari causate dalla pandemia si sono in parte riflesse nei reclami. I clienti che avevano investito a credito nella speranza di grandi profitti sono stati colpiti dalle liquidazioni forzate e si sono lamentati del comportamento degli istituti finanziari.