Oggi una squadra di 12 persone del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) decollerà da Berna alla volta di Adana
BERNA - Fin dalle prime ore successive al tragico terremoto in Turchia e Siria, l’Aiuto umanitario della Confederazione ha inviato d’urgenza nelle zone sinistrate una squadra di soccorso della Catena svizzera di salvataggio. Oggi inizia la seconda tappa della fase di emergenza: lo ha comunicato nel pomeriggio il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae).
Come abbiamo avuto modo di riferire più volte, 87 soccorritori elvetici e otto cani dell'organizzazione Redog sono in azione in varie località della provincia turca di Hatay. Da martedì sono riusciti a salvare 11 persone, compresi due neonati. Questa squadra di pronto intervento comprende anche specialiste e specialisti dell’Aiuto militare in caso di catastrofe e dell’Esercito. Il team svizzero continuerà a cercare persone sepolte tra le macerie fino a metà della settimana prossima. Insieme a loro sono impegnate oltre 90 squadre di ricerca e di salvataggio internazionali, che operano in stretta collaborazione con le autorità turche.
Redog lavora anche direttamente con il suo partner, la squadra turca GEA. Complessivamente sono state 39 le persone estratte dalle macerie grazie all’aiuto dei cani inviati in Turchia.
La seconda tappa della fase di emergenza - Oggi una seconda squadra di 12 persone del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) decollerà da Berna alla volta di Adana, in Turchia. Il volo è operato dalle Forze aeree svizzere e dal Servizio di trasporto aereo della Confederazione. Guidata da una donna, la squadra sarà composta anche da psicologhe e psicologi, esperte ed esperti di logistica, mediche e medici nonché specialiste e specialisti in alloggi. La loro missione, spiega il Dfae, sarà valutare le esigenze della popolazione sul posto affinché la Confederazione possa rispondervi con azioni adeguate.
Specialisti ad Aleppo - Più complicato operare nel nord della Siria, per ragioni di sicurezza. Ma lunedì una squadra di specialiste e specialisti svizzeri, istituita dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), partirà lunedì da Damasco per Aleppo. «Si tratta di personale che opera attualmente presso le rappresentanze svizzere della regione e conosce bene il contesto. Queste persone rimarranno una decina di giorni per valutare le esigenze e organizzare un’assistenza umanitaria in loco, soprattutto nella regione nord-occidentale».
Nel corso di questa settimana l’Ufficio umanitario della DSC a Damasco era già stato rafforzato con personale svizzero proveniente dalle rappresentanze svizzere nella regione; inoltre, la DSC ha riorganizzato una parte delle sue attività per rispondere all’emergenza, in collaborazione con i suoi partner. Per aiutare i due Paesi colpiti dalla catastrofe la DSC ha stanziato complessivamente sette milioni di franchi.