Dall'inizio del mese di febbraio sono stati più di cento i tentativi. Diversi dei quali sono andati a segno. «Bottino da 650.000 franchi».
AARAU - Non accenna a placarsi la piaga delle truffe telefoniche legate al "falso poliziotto" in Argovia. A lanciare l'allarme è la "vera polizia cantonale". «Solo nella prima metà del mese di febbraio - mettono in guardia le autorità - sono stati tentati oltre cento colpi di questo tipo». E diversi, purtroppo, sono andati a segno. «I truffatori si sono impossessati di quasi 650'000 franchi». L'ultima vittima è stata un'anziana che «terrorizzata psicologicamente» dalla telefonata ricevuta ha consegnato 200'000 franchi al malvivente presentatosi davanti alla sua porta.
La truffa - Il modus operandi è quasi sempre lo stesso: al telefono i truffatori si fingono agenti di polizia e chiedono alle vittime di non riagganciare. Spiegano che un membro della famiglia - spesso il figlio o la figlia - è stato coinvolto in un incidente stradale ed è in prigione o in ospedale. I truffatori affermano poi che il familiare deve pagare una grossa somma di denaro per coprire i costi del ricovero o per la cauzione.
L'appello - La polizia cantonale mette in guardia (una volta di più) la popolazione, dando nel contempo alcuni consigli utili per non cadere nel tranello. «La polizia non vi chiederà mai soldi per telefono. Per evitare circostanze simili, agite con prudenza e non consegnate mai denaro od oggetti di valore a degli sconosciuti, ma piuttosto chiamate la centrale di polizia e denunciate il fatto».