Lo afferma il portavoce della Polizia cantonale
YVERDON-LES-BAINS - Il movente terroristico «non è chiaramente» privilegiato dopo la presa di ostaggi di ieri sera su un treno regionale della linea Yverdon - Sainte-Croix, nel canton Vaud. Le indagini proseguono per chiarire le circostanze dell'attacco.
«Nessun elemento ci fa pensare che si tratti di un atto di terrorismo (...) né jihadista», ha dichiarato oggi all'agenzia Keystone-ATS il portavoce della polizia cantonale vodese Jean-Christophe Sauterel.
La presa di ostaggi è durata quasi quattro ore e si è conclusa con la morte dell'assalitore, ucciso dalla polizia. L'aggressore era armato di un'ascia e di un coltello e sarebbe un richiedente l'asilo iraniano di 32 anni. Ulteriori informazioni sono attese in giornata, ha aggiunto la polizia.
Secondo i video che circolano sui social network, esplosioni sono avvenute vicino al treno regionale, che si era fermato nei pressi di Essert-sous-Champvent (VD). «L'obiettivo era quello di creare un diversivo al momento dell'assalto», ha spiegato Sauterel.
Sul posto sono intervenuti oltre 60 agenti di polizia, compresi i cecchini della polizia cantonale ginevrina. «Nell'ambito della collaborazione tra le forze di polizia, Ginevra fornisce questa specializzazione», ha aggiunto il portavoce.