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ZURIGOPubblicò video antisemiti online, condannato un 62enne

11.10.24 - 18:24
La sentenza dell'Alta corte zurighese ha ribaltato il verdetto di primo grado. L'uomo infatti era stato assolto nel giugno 2023
Depositphotos (odua)
Fonte ats
Pubblicò video antisemiti online, condannato un 62enne
La sentenza dell'Alta corte zurighese ha ribaltato il verdetto di primo grado. L'uomo infatti era stato assolto nel giugno 2023

ZURIGO - Aveva pubblicato sul suo sito internet video a carattere antisemita. L'Alta corte zurighese ha condannato oggi un 62enne panettiere a una pena di 60 aliquote giornaliere da 50 franchi per discriminazione attraverso la propagazione di ideologie.

È stata in tal modo ribaltata la sentenza di primo grado del tribunale distrettuale di Winterthur (ZH), che aveva assolto l'uomo nel giugno del 2023.

La serie di 18 puntate, intitolata "Der Untergang der Kabale" (La caduta della cabala) e diffusa per un anno e mezzo, parlava di un gruppo, che si spacciava per ebreo, sacrificava bambini, beveva il loro sangue, cercava di dominare il mondo ed era responsabile, fra le altre cose, anche della Seconda guerra mondiale.

Per il tribunale di Winterthur era chiaro il carattere antisemita dei filmati. L'antisemitismo non si manifestava però apertamente, ma in modo sottile e contorto, in quanto non erano gli ebrei ma un gruppo di "falsi ebrei" a essere ritenuti responsabili dei mali del mondo. Per questa ragione era giunta all'assoluzione. Sussisteva inoltre il dubbio che egli non fosse completamente consapevole di quanto propagandato.

Anche oggi l'uomo ha sostenuto che la serie non incitava all'odio contro il popolo ebraico, ma parlava di individui o al massimo di gruppi che, come élite, vogliono creare un nuovo ordine mondiale e ridurre la popolazione attraverso guerre e vaccinazioni. La serie, che conta nuovi episodi, evoca anche il 5G, le scie chimiche e l'alta finanza, ha aggiunto il panettiere. Il suo avvocato ha parlato di un processo politico, nato sulla scorta della pandemia.

Di tutt'altro avviso il procuratore, che ha definito i video un'opera ignobile e ha definito l'assoluzione in prima istanza incomprensibile e indifendibile in un ambito così delicato. «L'antisemitismo non ha posto nella nostra società aperta», ha sottolineato, aggiungendo che non si tratta di limitare la libertà di espressione, ma di punire un chiaro abuso dei moderni mezzi di comunicazione per discriminare perfidamente la comunità ebraica.

Per il presidente dell'Alta corte, l'uomo è entrato in un tunnel durante la pandemia ed è diventato suscettibile a tutti i tipi di idee cospirative. La grottesca denigrazione degli ebrei che figura nella serie, ha aggiunto, è evidente a tutti, compreso il panettiere. La sentenza non è ancora definitiva.

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