Le finanze del cantone romando sono scivolate nelle cifre rosse per la prima volta da quindici anni.
Il Consiglio di Stato prevede un deficit di 163 milioni di franchi per il 2021: «Non è certo positivo, ma è solido in un contesto così turbolento».
LOSANNA - Le finanze del canton Vaud sono scivolate nelle cifre rosse per la prima volta da 15 anni e si prevede deficit di 163 milioni di franchi per il 2021. Finora il cantone ha investito 466 milioni di franchi per contrastare la crisi scatenata dal coronavirus.
Il bilancio 2021 «non è certo positivo, ma è solido e credibile in un contesto turbolento», ha dichiarato alla stampa il consigliere di Stato Pascal Broulis. Il preventivo riflette le crescenti esigenze nei compiti dello Stato, tra cui l'istruzione, la sanità, il sociale e settori legati alla demografia e all'invecchiamento della popolazione. In particolare comprende un potenziamento del personale (350 posti creati), risorse destinate alla protezione dell'ambiente (Piano Clima) e incorpora gli effetti dell'accordo finanziario concluso in agosto con i comuni sui costi sociali. «È un bilancio per la solidarietà e la coesione sociale», ha commentato il responsabile delle finanze cantonali.
Le entrate ammontano a circa 10,2 miliardi di franchi, in leggero aumento dello 0,9% rispetto al budget 2020. Il gettito fiscale si è contratto di 57 milioni a seguito della riduzione del coefficiente cantonale d'imposta e delle incertezze sul reddito delle persone fisiche e giuridiche nel contesto attuale.
Le spese totali raggiungono i 10,4 miliardi di franchi, con un incremento del 2,3% rispetto al budget dell'anno scorso. Le risorse destinate all'istruzione, alla formazione e alla gioventù aumentano di 81 milioni di franchi (+2,7%), quelle per l'azione sociale di 49 milioni (+1,9%) e quelle per la salute di 26 milioni (+1,8%).
Oltre al Piano per il clima, il preventivo tiene conto dei settori dell'ambiente e dell'energia (+12 milioni.). Saranno incrementati gli aiuti agli asili nido per bambini (+8 milioni) e i sussidi per il trasporto pubblico e la mobilità dolce (+4 milioni).
Gli investimenti risultano aumentati di 44 milioni. Questa «ambiziosa» politica d'investimento dovrebbe continuare fino al 2025 con una media annua di circa 800 milioni, precisa ancora Broulis. Il debito, che rimane «contenuto», continua a crescere «leggermente» con un aumento di 250 milioni fino a raggiungere quasi 1,23 miliardi di franchi.