Il candidato sangallese Marcel Dobler ha detto di non conoscere abbastanza il francese. E di voler continuare a lavorare
BERNA - L'aspirante presidente del PLR Marcel Dobler vorrebbe sì guidare il partito, ma condividendo l'incarico con un partner. Il consigliere nazionale sangallese ha fatto sapere infatti di poter prendere in considerazione solo una copresidenza.
In un'intervista pubblicata oggi sui giornali del gruppo CH-Media, Dobler ha escluso di voler assumere da solo la direzione del partito, per motivi di tempo, ma anche a causa delle sue conoscenze della lingua francese, che ha detto di dover migliorare. Inoltre, vuole continuare a essere attivo come imprenditore, ha spiegato.
Dobler vuole guidare il PLR con una o un copresidente della Svizzera francese, di preferenza di sesso femminile, ma non fa nomi: «Non dico con chi sto esplorando il campo». Se un tale ticket a due non si concretizza o se c'è un candidato singolo migliore, il sangallese assicura che rinuncerà alla sua candidatura.
Il consigliere nazionale dice di essere stato contattato dalla commissione di selezione. In qualità di fondatore del rivenditore online Digitec, che è stato poi acquisito da Migros, ha costruito e gestito una grande organizzazione, ha ricordato. Dal 2018, Dobler è membro del consiglio di amministrazione e comproprietario della Franz Carl Weber AG.
Elezione il 2 ottobre
Marcel Dobler, 40 anni, è stato eletto al Consiglio nazionale nel 2015, dove siede tra l'altro nella Commissione per gli affari sociali e della salute. È anche uno sportivo d'élite. Ha cercato di qualificarsi per i giochi olimpici in Corea nel 2018 nel bob a quattro. È sposato e ha due figli.
Il 2 ottobre il PLR eleggerà il successore della presidente uscente Petra Gössi. La commissione di selezione è presieduta da Saskia Schenker, presidente del PLR di Basilea Campagna. Le persone interessate hanno tempo fino al 15 agosto per presentare le loro candidature.
Dopo cinque anni alla guida del PLR, Petra Gössi ha annunciato il 14 giugno che lascerà la presidenza del partito alla fine dell'anno. La consigliera nazionale svittese vuole concentrarsi maggiormente sulla sua carriera professionale. Continuerà a sedere in parlamento.