È quanto ha proposto l'Udc al Consiglio federale nell'ottica di diminuire il traffico e il suo impatto sulle casse svizzere
BERNA - Almeno sei corsie. Tra Losanna e Ginevra. E tra Berna e Zurigo. È il piano che l'Unione democratica di centro (Udc) propone per diminuire il traffico sulle strade. E lo fa appoggiandosi su un dato ben preciso: stando a una stima dell'Ufficio federale di Statistica, l'economia svizzera perde circa 1,1 miliardi di franchi all'anno a causa degli ingorghi.
Così il consigliere nazionale Erich Hess chiede al Consiglio federale di ampliare la A1 tra la capitale e Zurigo e tra le due principali città romande. E lo fa con il sostegno del capogruppo parlamentare Thomas Aeschi, che a sua volta sostiene: «Le nostre autostrade sono state costruite per sei milioni di persone, ma presto saremo nove milioni. Il volume aggiuntivo di traffico deve essere compensato con più infrastrutture stradali. Questo investimento è necessario per alleviare l'economia svizzera».
Un piano, questo, che non incontra però il favore della sinistra. Il consigliere nazionale del Partito socialista Matthias Aebischer afferma che «va completamente contro lo spirito del tempo e silura gli obiettivi climatici del Consiglio federale». Questo in quanto la Svizzera si è prefissata degli obiettivi net-zero entro il 2050. «Non abbiamo bisogno di più strade, ma di trasporti pubblici più attraenti e di migliori infrastrutture per i ciclisti». Aebischer sostiene, inoltre, che il prezzo dell'abbonamento metà-prezzo vada ridotto a 100 franchi e insiste su «generosi sconti» per le famiglie.
Sì, ma no... - Sulla questione è stato interpellato il professore e ricercatore sul traffico dell'Eth Kay Axhausen. A suo parere «se la Svizzera non fa nulla e guidare un'auto rimane così a buon mercato, la situazione degli ingorghi peggiorerà». Ed effettivamente «con un traffico a volume costante, un maggior numero di corsie porterebbe a una miglior distribuzione».
«Tuttavia meno ingorghi porterebbero ad avere più persone in strada». Non c'è perciò alcun dubbio per lui che, considerando anche che «far pagare una tassa a chi guida sarebbe difficile da attuare a livello politico», bisognerebbe puntare maggiormente sulla ferrovia. «In futuro l'attenzione dovrebbe chiaramente volgere ai binari».
Cosa dicono le statistiche - L'Ufficio federale delle strade (Astra) ha registrato più di 25'000 ore di ingorghi nel 2021 solo a causa della congestione del traffico. Inoltre, ci sono da tenere in conto gli ingorghi a causa di incidenti e cantieri e sono particolarmente comuni sulla A1.
Il Consiglio federale, con il ministro dei trasporti Albert Rösti (Udc), ha presentato alcune settimane fa delle possibili soluzioni. Entro il 2030 vuole realizzare progetti di ampliamento della rete stradale nazionale per circa 11,6 miliardi di franchi. Fra questi sono da includere un ampliamento dell'A1 a otto corsie tra Wankdorf e Schönbühl (Be) e ampliare a sei corsie il tratto fra Schönbühl e Kirchberg (Be).