Secondo il Consiglio agli Stati il servizio risponde a «un reale bisogno» e contribuirà «a semplificare le procedure amministrative».
BERNA - L'istituzione di un servizio nazionale degli indirizzi risponde a un reale bisogno e contribuirà a semplificare le procedure amministrative, permettendo alle autorità di svolgere i loro compiti in modo più efficiente.
Ne è convinto il Consiglio degli Stati che oggi ha adottato la nuova legge federale sul sistema di consultazione degli indirizzi delle persone fisiche (LSI), modificandola su un unico punto. Il dossier va al Nazionale.
Attualmente non esiste un servizio nazionale attraverso il quale le autorità elvetiche possano ricercare il domicilio o l'indirizzo delle persone residenti in Svizzera o aggiornare i dati relativi agli indirizzi esistenti. La LSI costituirà quindi una base sulla quale la Confederazione potrà istituire un servizio nazionale degli indirizzi.
Il futuro servizio nazionale degli indirizzi (SNI) consentirà a determinati uffici amministrativi nonché ai terzi incaricati di svolgere compiti legali di accedere agli indirizzi della popolazione residente nel nostro Paese, ha spiegato a nome della commissione, Mathias Zopfi (Verdi/GL). L'istituzione di un registro centrale che raccolga tutte queste informazioni riveste grande importanza poiché attualmente l'accesso agli indirizzi è possibile soltanto al livello cantonale o comunale.
Zopfi ha ricordato che i partecipanti alle audizioni, sentiti dalla commissione preparatoria, hanno riconosciuto l'utilità di un servizio nazionale degli indirizzi, poiché le amministrazioni ne trarranno beneficio in termini di efficienza.
Grazie allo SNI si potranno ad esempio ridurre i mancati pagamenti dovuti all'impossibilità di recapitare le fatture a persone non più rintracciabili, diminuire il numero di lettere rispedite al mittente nell'ambito della corrispondenza postale e limitare l'onere richiesto per la creazione e la manutenzione delle interfacce nonché di quello per la gestione dei dati.
A destare critiche è stato un solo aspetto riguardante gli emolumenti, ha ricordato il "senatore" glaronese. Ebbene, alla fine si è deciso di esentare dal pagamento degli emolumenti non solo i Comuni, come previsto dal disegno governativo, ma anche i Cantoni, così da tenere conto della situazione di quei Cantoni, come Ginevra, in cui gli indirizzi sono già raccolti in un registro centrale.
Il progetto - Per lo SNI, l'Ufficio federale di statistica (UST) utilizzerà i dati personali riguardanti l'indirizzo che gli vengono forniti a cadenza trimestrale dai registri comunali e cantonali degli abitanti nel quadro della legge sull'armonizzazione dei registri (LArRa). Tali dati verranno aggiornati quotidianamente nello SNI grazie alle notifiche dei cambiamenti. Questo tipo di notifiche eCH viene già utilizzato nello scambio di informazioni tra i registri degli abitanti e i registri di persone della Confederazione.
L'accesso allo SNI sarà soggetto a limitazioni nel rispetto della protezione dei dati e in funzione dello scopo di utilizzo. Le informazioni potranno essere ottenute dagli utenti esclusivamente nell'ambito dell'adempimento del loro mandato legale. Sarà compito dell'UST rilasciare le autorizzazioni di accesso e controllare il rispetto delle condizioni di utilizzazione.
L'inizio del progetto è previsto per il 2025. I costi di esercizio dello SNI saranno interamente coperti da tasse a carico degli utenti. Secondo il progetto governativo, i servizi comunali degli abitanti, che amministrano i dati relativi agli indirizzi iscritti nei registri, potranno utilizzare lo SNI gratuitamente. Su questo aspetto, gli Stati hanno voluto includervi anche i Cantoni.