La proposta è stata respinta con 108 voti favorevoli, 87 contrari e 3 astensioni.
BERNA - Il Parlamento non vuole una tassa sui voli per i jet privati e d'affari. Con 108 voti favorevoli, 87 contrari e 3 astensioni, il Consiglio nazionale ha respinto la proposta della maggioranza della sua Commissione dell'ambiente (CAPTE-N).
Una minoranza, guidata da Matthias Samuel Jauslin (PLR/AG), ha prevalso oggi su questo punto. Una proposta di tassa sugli aerei privati era già stata bocciata nella sessione autunnale dal Consiglio degli Stati. Una minoranza l'aveva suggerita in quella sede.
La CAPTE-N aveva proposto una tassa per i jet privati di peso pari o superiore a 5,7 tonnellate. L'importo sarebbe stato compreso tra 500 e 3000 franchi per ogni volo in partenza dalla Svizzera. Tuttavia, il PLR, l'UDC e i Verdi liberali nonché alcuni membri del gruppo dell'Alleanza del Centro hanno votato contro.
Il Consiglio federale voleva rinunciare a nuovi prelievi nella revisione della legge sul CO2. Il centro-destra e il ministro dell'ambiente Albert Rösti hanno ripetutamente ricordato questa promessa.
O si paga la tassa o si sceglie un altro aeroporto di partenza. L'industria è disposta a fare volontariamente più di quanto richiesto dalla normativa europea, ha rilevato un perplesso Martin Bäumle (Verdi liberali/ZH).
Il PS, il Centro e i Verdi avrebbero voluto la tassa proposta dalla maggioranza della CAPTE-N, ancora preconizzata prima delle elezioni federali. Volevano utilizzare i proventi della tassa per misure di protezione del clima e includere nelle disposizioni di legge un settore con emissioni di CO2 molto elevate.