Il Consiglio di Stato ha rivisto oggi in senso un po' più restrittivo la normativa sulle réclame del tabacco.
BERNA - Dopo la bocciatura da parte del Nazionale della modifica di legge volta ad applicare l'iniziativa popolare "Giovani senza tabacco", gli Stati hanno rivisto oggi in senso un po' più restrittivo la normativa attuale, stabilendo per esempio il divieto di pubblicità per sigari e sigarette in riviste e giornali. Il dossier va alla Camera del popolo.
Nel 2022, il popolo ha approvato col 56,6% l'iniziativa "Bambini e giovani senza pubblicità del tabacco", che chiede il divieto di tutte le forme di réclame del tabacco accessibili ai bambini. La revisione della legge da parte del Consiglio federale concretizza questo testo. Il testo riguarda la stampa, gli eventi aperti ai giovani e le sponsorizzazioni.
Nel corso dei dibattiti tenutesi durante le scorse sessioni, i deputati avevano annacquato parecchio il disegno di legge governativo. Il risultato finale, nel febbraio scorso, non aveva convinto né l'UDC, che lo riteneva troppo restrittivo, né la sinistra, che lo giudicava ancora troppo blando e quindi lontano dal dettato costituzionale. Al voto, queste due fazioni, per ragioni opposte, avevano fatto naufragare la revisione di legge.
Oggi gli Stati sono stati quindi chiamati a riesaminare il dossier. Al voto finale, la riveduta legge sul tabacco, in senso più restrittivo, invero, rispetto alla prima versione, ma ancora lontana secondo alcuni dalla volontà popolare, è stata approvata per 28 a 12. La sinistra ha ancora mostrato pollice verso per un testo che contiene ancora alcune eccezioni alla pubblicità a livello di promozioni e sponsoring.
Per quanto attiene alla pubblicità su giornali e riviste, quest'ultima va vietata, a meno che si tratti di pubblicazioni destinate all'estero o ai professionisti del settore. Una proposta di consentire la pubblicità all'interno di quei giornali o periodici venduti perlopiù su abbonamento e letti soprattutto da adulti - 95% - è stata bocciata, anche se per poco. Niente pubblicità quindi, per esempio, all'interno della NZZ am Sonntag o le Matin Dimanche, ha spiegato la "ministra" della sanità, Elisabeth Baume-Schneider. La Costituzione è chiara, ha aggiunto, la pubblicità per il tabacco va proibita.
Un'eccezione è stata prevista per la réclame in quei luoghi pubblici accessibili anche da minorenni. Ebbene, mentre il Consiglio federale e la sinistra proponevano il divieto puro e semplice, la maggioranza (34 a 11) ha previsto un'eccezione a condizione che la pubblicità non sia visibile, né accessibile ai minorenni.
Per quanto attiene alle promozioni, la vendita di prodotti a base di tabacco deve inoltre rimanere possibile da parte di personale itinerante in luoghi accessibili al pubblico anche se frequentati da minorenni. Una minoranza della commissione, col sostegno del Consiglio federale, voleva vietare questo tipo di attività in presenza di minorenni.
Subito dopo, però, anche se con un solo voto di scarto, il plenum deciso che la promozione diretta di sigari e cigarillos mediante degustazione possa essere svolta solo in luoghi ai quali i minorenni non possono avere accesso. Secondo Baume-Schneider, sigari, ma soprattutto cigarillos, attirano i giovani, anche perché oggi vengono aromatizzati in modo da incontrare il gusto di possibili fumatori.
In merito alle sponsorizzazioni, inoltre, per la maggioranza queste ultime devono rimanere possibili anche in luoghi pubblici che possono essere visitati da minorenni, purché vengano adottati provvedimenti adeguati che permettano di garantire che la pubblicità non è né visibile, né accessibile ai giovani.