LUGANO - Le disavventure del Cisalpino hanno toccato ieri sera un'altra delle sue punte più drammatiche. Il treno Cisalpino 158 che partiva alle 19.10 da Milano ed era diretto a Zurigo è morto praticamente dopo 40 minuti di viaggio. Esattamente alla stazione di Chiasso. Un'ennesima odissea per i viaggiatori diretti a Zurigo, ma anche per molti ticinesi che avevano approfittato di una domenica di saldi milanesi per fare shopping. Per quest'ultimi il viaggio che sarebbe dovuto durare solamente un'ora, è praticamente durato il doppio: due ore. Il Cisalpino è arrivato a Chiasso con 20 minuti di ritardo e si è fermato alla stazione di confine per quasi 30 minuti, obbligando i passeggeri a scendere dal convoglio e a proseguire il viaggio a bordo di un treno regionale.
"Il capotreno ha riferito al microfono che a causa di un guasto il treno avrebbe ritardato la partenza di qualche minuto - ci racconta una signora - ma siamo rimasti fermi quasi mezzora. Ad un certo punto hanno spento pure la luce e siamo rimasti al buio".
Solo dopo 30 minuti di attesa è stato riferito che il Cisalpino non avrebbe potuto proseguire il viaggio, invitando di conseguenza i viaggiatori a scendere sul marciapiede del binario. Coloro che erano in viaggio fino a Lugano e Bellinzona sono stati fatti salire su un treno regionale. "Siamo arrivati a Lugano alle 21.10, anzichè alle 20.10 - si sono lamentati diversi viaggiatori - nessuno ci ha spiegato che tipo di guasto avesse subito il Cisalpino, ci hanno solo detto che dovevamo scendere e che avremmo trovato un altro treno. È la seconda volta che ci capita. È capitato anche prima di Natale, e a raccontarlo che a distanza di pochi giorni siamo rimasti due volte bloccati si fa fatica a crederci".
Non è andata meglio nemmeno ad alcuni ragazzi italiani che abitano a Lucerna. Sono partiti domenica mattina da Lucerna a destinazione di Milano, ma la loro disavventura è stata doppia: "Volevamo andare a Milano a fare shopping per la prima domenica di saldi, ma il treno delle 8.10 da Lucerna è arrivato a Milano con un'ora di ritardo. E ora ancora problemi durante il viaggio di ritorno. Non sappiamo nemmeno più a che ora arriveremo a casa".
Insomma la storia recente del Cisalpino, il treno che si presentava come il fiore all'occhiello delle ferrovie svizzere e italiane - si sta rivelando un vero disastro. Sul fronte italiano il malcontento cresce di giorno in giorno, un sentimento che ha coinvolto pienamente anche i viaggiatori svizzeri dopo che la galleria di base del Lötschberg - poco prima di Natale - è rimasta bloccata per due ore a causa di un treno Cisalpino rimasto in panne nella stazione di soccorso di Ferden (VS).
Un'insoddisfazione generale che ha generato i suoi frutti su Internet con la creazione di un sito battezzato "Cessoalpino", un sito non ufficiale e senza alcuna affiliazione "nato per pura curiosità e si prefigge unicamente di raccogliere, a scopo informativo, statistiche riguardanti i ritardi registrati dai Cisalpino Pendolino, dagli ICE-T Zurigo-Stoccarda e dagli EC CIS sulla tratta elvetica".