BELLINZONA - Un pubblico formato prevalentemente da donne e da giovani, quello che si è dato appuntamento mercoledì pomeriggio alla libreria Casagrande di Bellinzona, per accogliere Vladimir Luxuria che ha presentato il suo libro "Le favole non dette". Un libro edito da Bompiani e raccoglie sei storie, sei fiabe della diversità, nelle quali lei, Luxuria, racconta tra amore e indifferenza, l’infinito mistero dell’uomo.
Luxuria non si è sottratta alle domande più pungenti del pubblico, dimostrandosi persona eccezionalmente disponibile con una dialettica fuori dal comune. "Avrei potuto raccontare quello che accadeva dietro le quinte dell'Isola dei Famosi, o nella vita in parlamento, o ancora scrivere dei vizietti di alcuni onorevoli. Invece ho preferito parlare di diversità, un tema che riguarda tutti e non solo i gay" ha dichiarato la nota transgender italiana.
Il libro pur raccontando fiabe inventate, contengono molto delle esperienze di dolore che Luxuria ha dovuto affrontare nella vita: "Di me - ha dichiarato - c'è tanto, sia per l'adolescenza, che per i libri che ho letto all'università, per l'esperienza politica e anche televisiva. Ma la sofferenza non è solo un fatto mio, poiché sono tante le persone che hanno sofferto e soffrono perché considerate diverse".
I sei racconti
Italia, anni ’50. Una bambina che, guardando gli occhi spauriti degli animali in gabbia, non riesce a resistere all’impulso di liberarli, si imbatte in una donna, anche lei reclusa in un circo e condannata al riso degli altri. Anche nei suoi confronti, la bambina non saprà resistere all’impulso di renderla libera, con l’aiuto, stavolta, dei suoi amici di una vita, gli animali.
Sedicesimo secolo. Un bambino, ultimo di una famiglia molto numerosa e molto povera, è dotato di una voce strabiliante, il suo canto ammalia. Ama la sua famiglia e vorrebbe rimanere con loro, ma la malattia di una sua sorella e la povertà dei mezzi lo costringono ad accettare una proposta che viene da Roma, dal Vaticano, di cantare nel coro delle voci bianche, per il Papa. La forzata reclusione e diversità non gli impediranno di salvare un bambino come lui da identico destino, grazie alla sua arte sublime che saprà scuotere le fortezze vaticane.
Sicilia, ai giorni nostri. Davide è un bambino un po’ strano, che dice di parlare con il vulcano Etna: ‘Issu’, lo chiama; i suoi coetanei lo deridono, suo padre lo considera una maledizione; solo sua mamma gli è vicino e lo ama, ne sa addirittura indovinare i colori delle vesti sgargianti che indossa, pur essendo non vedente. Ma la cecità fisica degli occhi corrisponde alla piena visione dell’anima e, grazie al suo amore, la madre salverà il piccolo Davide, proprio grazie al suo amico migliore, ‘Issu’.
Una sirenetta dei nostri giorni, un travestito brasiliano in procinto di scendere sul marciapiede, salva un bel principe, curandolo nella sua povera casa; il principe avrà sempre un ricordo vago di quella funesta notte, ma lei non potrà più dimenticarlo, se ne è innamorata perdutamente.
Un pinocchio di oggi, un ragazzino perdigiorno, ultimo della classe, che si imbatte sempre in compagnie sbagliate, non ha la mamma ed è convinto di essere nato dal padre. Sarà l’amore di una donna, non sua madre, semplicemente una donna senza figli, a restituirgli il senso della vita.