La seconda edizione della maratona si è svolta lo scorso weekend. Il tema scelto è stato "clima e alimentazione".
Due le idee premiate: un progetto per il recupero degli indesiderati e uno che riguarda l'etichettatura degli alimenti.
MENDRISIO - Lo scorso fine settimana, in contemporanea a centocinquanta città nel mondo, ha preso il via il “Digital Climathon Mendrisio”, la maratona di ventiquattr'ore volta a creare nuove idee con cui affrontare il cambiamento climatico.
A Mendrisio il Climathon è tornato per la seconda volta e si è confermato una manifestazione di successo. «Temevamo che il fatto di svolgerlo completamente online potesse portare a minore affiatamento all’interno delle squadre e quindi a minore qualità dei progetti sviluppati. Fortunatamente, questo non si è verificato», afferma Gabriele Martinenghi dell’Ufficio tecnico della Città. I partecipanti erano infatti riuniti in squadre, la maggior parte delle quali si è formata proprio all’inizio del Climathon: non era scontato che l’interazione online tra sconosciuti consentisse di creare il giusto collante.
Una giuria di spicco - «Il tema scelto quest’anno per il Climathon Mendrisio, clima e alimentazione, ha suscitato parecchio interesse, che è poi sfociato nella presentazione di sette proposte di progetto», dice Francesca Cellina, ricercatrice SUPSI. Il difficile compito di valutare queste ultime è spettato a una giuria di spicco, che riuniva rappresentanti delle istituzioni (rappresentanza permanente della Svizzera presso le organizzazioni delle Nazioni Unite a Roma, Città di Mendrisio, Dipartimento del territorio), esperti di clima e alimentazione (ACSI, WWF, Centro di Competenze Agroalimentari Ticino, Too Good To Go, ZHAW) ed esperti d'innovazione (Fondazione Agire).
Trasformazione alimentare - Due le idee premiate, che si sono aggiudicate contributi finanziari importanti per poter iniziare a lavorare alla loro realizzazione. Il progetto "Atelier di trasformazione alimentare - il recupero degli indesiderati", volto a creare opportunità di utilizzo degli alimenti invenduti o non accettati dalla grande distribuzione perché non rispettano canoni e dimensioni ritenuti standard, ha ricevuto un contributo di 5'000 franchi, offerti dal Dipartimento del territorio del Cantone.
Etichette in base alle emissioni - Il progetto "Impact Label", che ha proposto di creare e sperimentare processi di etichettatura degli alimenti in base alle emissioni di gas serra durante il loro ciclo di vita, ha ottenuto un contributo di 3'000 franchi, offerto dall’Ente Regionale di Sviluppo del Mendrisiotto.
Breve descrizione dei progetti sviluppati
II progetto Ittinsect – Only kill the fish you eat è volto a creare una filiera di economia circolare per la produzione di alimenti per pesci a partire da farina di insetti alimentati da scarti organici dell’alimentazione umana, quale alternativa alla tradizionale farina di origine ittica, responsabile di sovrapesca.
Il progetto TICINOLand – From land to people è volto a creare una piattaforma per lo scambio di prodotti agricoli in eccesso, in particolare da piccoli orti di privati, favorendo il senso di appartenenza alla propria comunità e creando nuove possibilità per sperimentare il contatto con la natura e la vita in fattoria.
Il progetto Atelier di trasformazione alimentare mira a creare una filiera per il recupero degli alimenti invenduti e indesiderati (ad esempio, le carote a due teste scartate dalla grande distribuzione), attraverso un ristorante/take-away, e il riciclo degli scarti vegetali per la produzione di biogas.
Il progetto Preordinare propone di ordinare in anticipo, su base settimanale, la merce di cui si necessita presso i negozi alimentari, in modo da ridurre gli invenduti nonché il trasporto di alimenti poi destinati a non essere consumati: un doppio problema dal punto di vista climatico. A questo scopo, propone di coinvolgere in particolare i piccoli negozi di paese.
Il progetto Happy Mendriis intende promuovere uno stile di vita sano e sostenibile per tutte le categorie sociali e tutte le fasce d’età, mediante linee guida per pasti a basso impatto ambientale, l’istituzione dell’Happy Mendriis day (menu basso impatto in case anziani, mense e ristoranti) e dell’Happy Disnaa (Pranzo felice), evento di convivialità e socialità tra studenti e anziani.
Il progetto Globesità e riscaldamento globale intende ridurre la prevalenza dell’obesità, un crescente problema di salute ma anche una causa di importanti quantitativi di gas serra per l’eccessivo consumo alimentare. A questo scopo, propone un dispositivo di biofeedback che invia un segnale (luminoso o acustico, comunque fastidioso) in funzione della velocità della masticazione per imparare a mangiare più lentamente - e quindi meno.
Il progetto Impact label – Il peso dell’etichetta propone di sviluppare un’etichetta informativa per il consumatore consapevole, che riporti la quantità di CO2 emessa nel ciclo di vita di ciascun prodotto (trasporto, distanza, tipologia di mezzo, processo di produzione, imballaggio, smaltimento), il consumo energetico e il consumo di risorse naturali.