Chiusa l'inchiesta sulla compagnia petrolifera venezuelana Pdvsa
LUGANO - L'autorità di vigilanza sui mercati finanziari Finma ha concluso gli ultimi procedimenti riguardanti banche che hanno avuto a che fare con il caso di corruzione concernente l'azienda petrolifera statale venezuelana Petróleos de Venezuela SA (PDVSA).
Dagli ultimi due dossier in questione è emerso che la luganese Banca Zarattini e la ginevrina Compagnie Bancaire Helvétique (CBH Bank) «non hanno adempiuto ai loro obblighi in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e hanno gravemente violato il diritto in materia di vigilanza», si legge in comunicato diffuso oggi. Entrambi gli istituti (rispettivamente fra il 2014 e il 2018, nonché tra il 2012 e il 2020) non hanno sufficientemente chiarito i retroscena economici delle loro relazioni d'affari.
Le società hanno collaborato in maniera efficace nel corso del procedimento. Già prima che il procedimento fosse avviato e durante il suo svolgimento entrambe le banche hanno adottato misure per colmare le lacune. La Finma ha essenzialmente deciso che entrambe le entità dovranno d'ora in poi attuare con coerenza tali provvedimenti.
In una nota a sua volta pubblicata oggi, Banca Zarattini afferma di aver preso atto positivamente della decisione della Finma, che a suo avviso conferma la validità delle misure già adottate dalla banca. L'istituto ritiene molto importante rispettare in modo rigoroso le normative svizzere e internazionali. Sottolinea inoltre che le relazioni aperte con clienti venezuelani non concernevano né PDVSA, né altri enti statali venezuelani.