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CANTONE"Insieme per la pace": raccolti 14mila franchi per gli alluvionati del Rwanda

24.05.23 - 09:14
L'iniziativa in favore di alcune popolazioni del distretto di Kinihira, una delle zone maggiormente interessate dalle inondazioni
Foto Insieme per la pace
"Insieme per la pace": raccolti 14mila franchi per gli alluvionati del Rwanda
L'iniziativa in favore di alcune popolazioni del distretto di Kinihira, una delle zone maggiormente interessate dalle inondazioni

LUGANO - «Abbiamo negli occhi e nel cuore in questi giorni le immagini che televisione e siti di informazione trasmettono continuamente dall’Emilia Romagna, gravemente colpita dalle piogge e dalle inondazioni. Il nostro grazie è quindi ancora più sentito, perché in parecchi hanno risposto al nostro semplice appello, partito da una newsletter e ripreso anche dal vostro giornale, l’unico canale di informazione che ha parlato di questa nuova tragedia che ha colpito il cuore dell’Africa».

Chi parla sono Mirta e Gabriella di Insieme per la pace: con la loro associazione si sono date da fare per trovare fondi da destinare alle popolazioni africane del Rwanda (distretto di Kinihira) colpite dalle alluvioni.Risultato? «Abbiamo raccolto 14'432 franchi che saranno destinati alla ricostruzione di quante più case possibili. A Kinihira abbiamo il nostro referente Abbé Patrice che coordina gli aiuti».

Una settantina le case danneggiate che l'associazione conta di sistemare. «Il costo di ogni casa da ristrutturare è di RWF 2’300’000, ossia circa 2’250 franchi, a dipendenza del cambio che viene fatto in Rwanda».

Tutti gli aiuti di Insieme per la pace sono rivolti nella regione «dove Abbé Patrice è nostro referente in quanto nella zona di Rutongo/Masoro, dove abbiamo la maggior parte dei nostri progetti in collaborazione con l’associazione delle vedove locali, le piogge, seppur intese, fortunatamente non hanno causato danni» spiegano. Lî «i nostri progetti sono tutti salvi e funzionanti».

Quale è la situazione? «Molte persone e soprattutto bambini senza casa trovano riparo nelle scuole, dove di giorno c’è lezione normalmente, poi, dal tardo pomeriggio e per la notte, entrano gli sfollati che trovano così rifugio e un pasto caldo. Al mattino prestissimo riordinano e lasciano libera la scuola, in modo che le lezioni possano riprendere normalmente. Alcune famiglie sono ospiti da persone che non si sono ritrovate con le case danneggiate. C’è pure stata una forte sensibilizzazione da parte delle autorità per aiutarsi reciprocamente: la solidarietà all’interno del paese è tangente» fanno sapere.

La conta dei danni è ancora in corso «perché le piogge, anche se meno devastanti, sono tuttora presenti. Manca l’informazione di quanti animali sono deceduti: ricordiamo che è sempre attiva la raccolta fondi per regali solidali di caprette, pecore, galline, mucche (regali per compleanni, nascite, Prime Comunioni e altre occasioni) e che le donazioni si possono detrarre alle tassazioni».

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