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Grande ritorno dei turisti extraeuropei per le Feste del nostro Cantone, anche se non mancano le incognite
LUGANO - Un periodo fra il 22 e il 25 da incorniciare, ma un San Silvestro e un'Epifania non per forza di cose altrettanto scintillanti.
È questo il ritratto, non ancora definitivo beninteso, tratteggiato dalle statistiche diffuse dall'Osservatorio del Turismo (O-Tur) dell'Usi che mostrano una situazione generale per le Festività di quest'anno, per ora «al di sotto dell'occupazione effettiva registrata nei due anni precedenti».
Unica eccezione, già detto, è il Natale (e lo strategico fine settimana che lo precede) mentre già dal 26 il calo rispetto al 2022 (e a tratti anche rispetto al 2021) inizia a palesarsi. Picco, come sempre, in quel di San Silvestro.
Va comunque ricordato che si trattano di previsioni e le prenotazioni dell'ultim'ora sono la norma. Va inoltre segnalato che, al momento, l'occupazione media (al 20/12) delle strutture è superiore a quella registrata nelle due annate precedenti (26,7%). È quindi possibile che anche i numeri effettivi finiranno per essere più elevati.
Chi sono i turisti che soggiorneranno in Ticino? Secondo l'O-Tur prevalentemente svizzeri (61%) ma anche italiani (10%) e tedeschi (4,6). Torna a crescere la quota di turisti stranieri provenienti da «altri mercati», che rappresentano il 25% delle prenotazioni (un aumento del +5% rispetto al 2022).
Per quanto riguarda le strutture, invece, «l'occupazione piú alta si prospetta per i 0-2 stelle (37.8%), seguiti dai 4-5 stelle (29.5%). I 3 stelle invece registrano finora un 'occupazione media al 22.7%».
