Durante l'Assemblea generale della CORSI si è parlato anche dell'iniziativa sul dimezzamento del canone radio-TV.
LUGANO - Si è tenuta oggi - sabato 8 giugno - nell’Auditorio Stelio Molo degli Studi radio RSI a Lugano-Besso l’Assemblea generale ordinaria della SSR Svizzera italiana CORSI. Gli oltre 160 soci e socie presenti hanno proceduto alla sostituzione di due membri dimissionari del Consiglio regionale e del Consiglio del pubblico e hanno approvato il Rapporto d’attività e i conti dell’esercizio 2023. L’Assemblea ha rappresentato anche un’occasione per i soci, le autorità politiche e istituzionali e i rappresentanti della società civile presenti, di confrontarsi con i vertici della SSR e della RSI sulle sfide che attendono il servizio pubblico radiotelevisivo.
In apertura è intervenuto per un saluto istituzionale il Presidente del Consiglio di Stato del Cantone Ticino Christian Vitta, che ha ricordato l’importanza del servizio pubblico radiotelevisivo e il suo ruolo fondamentale in Svizzera, ma anche le sfide significative con cui è confrontato. In riferimento all’iniziativa per il dimezzamento del canone radio-TV, ha sottolineato come il Consiglio di Stato ticinese sia consapevole «delle conseguenze che potrebbe avere nella Svizzera italiana - in particolare sulla qualità, il volume e la diversificazione dell’offerta RSI – ma anche dell’impatto economico e occupazionale sul settore dell’audiovisivo».
La Presidente della SSR Svizzera italiana CORSI e Vicepresidente del CdA SSR Giovanna Masoni Brenni ha dal canto suo posto l’accento sul ruolo delle società regionali della SSR, come la SSR Svizzera italiana CORSI. In questo momento così difficile e complesso– ha ribadito - la nostra funzione principale è quella di creare nel Paese una maggiore comprensione del servizio pubblico dei media e dell’importante funzione di esso. «Non è un esagerazione dire che, se esso è in pericolo, la democrazia e la società civile è in pericolo, la Svizzera stessa lo sarà».
I soci hanno in seguito approvato all’unanimità il Rapporto d'attività del Consiglio regionale SSR.CORSI 2023 – che mette in rilievo in particolare la qualità degli eventi organizzati per favorire il dialogo, la partecipazione attiva e il radicamento del servizio pubblico nel territorio. Luce verde anche ai Conti dell'esercizio 2023 e al Rapporto dei revisori.
All’ordine del giorno figurava la sostituzione di due membri dimissionari, uno per il Consiglio regionale e uno per il Consiglio del pubblico. Sono stati nominati rispettivamente Claudio Franscella (Consiglio Regionale) e Fabio Guerra (Consiglio del Pubblico).
La presenza dei vertici della SSR e della RSI in qualità di relatori e di numerosi rappresentanti del mondo politico, istituzionale e della società civile fra gli ospiti e i soci ha favorito infine un proficuo scambio di opinioni e punti di vista sulla situazione del servizio pubblico radiotelevisivo attuale e futura. Jean-Michel Cina, Presidente della SSR, ha fornito un aggiornamento sulla sfida rappresentata dall’iniziativa “200 franchi bastano”, ribadendo il «fondamentale ruolo e impegno della SSR e delle società regionali» (la SSR.CORSI per la Svizzera italiana) per far comprendere l’importanza del servizio pubblico dei media, la sua peculiarità e il valore aggiunto per la società e il Paese. «Ogni giorno, chi si impegna per la SSR si impegna per la Svizzera e le sue regioni linguistiche» ha concluso.
Il Direttore RSI Mario Timbal ha invece parlato di «un anno intenso, complesso e segnato da una grande incertezza sui finanziamenti futuri». Ma il 2023 è stato globalmente un anno positivo, in cui si è proseguito con il rinnovo del palinsesto e la trasformazione aziendale. E lo si è fatto in un clima generale sempre più polarizzato, in cui i compiti del servizio pubblico, il suo ruolo di coesione in particolare, assumono un’importanza ancora maggiore.
Gilles Marchand, Direttore generale SSR ha infine parlato del ruolo del servizio pubblico in una società digitale frammentata, caratterizzata da uno stravolgimento delle abitudini mediatiche e dei rapporti di forza nel mercato. «Quali sono i valori centrali del servizio pubblico, come può e deve differenziarsi dagli altri attori dei media privati? I modelli di finanziamento dei media sono sotto pressione: quali gli effetti sul giornalismo e sulla capacità di produzione, come pure sul loro radicamento regionale e nazionale? Queste domande sono state discusse nel contesto delle sfide con cui è confrontata la SSR».
La prossima Assemblea generale ordinaria si terrà il 17 maggio 2025.