A pesare, la possibilità di intervenire solo per le urgenze e l'assenza di aiuti ad-hoc: «Forse era meglio chiudere»
LUGANO - «Si parla di aiutare le piccole e medie imprese. Anche parrucchieri ed estetiste possono accedere ai 196 franchi al giorno, ma a noi indipendenti chi ci pensa?». M.*, dentista ticinese, non nasconde di sentirsi abbandonato in questa delicata situazione venutasi a creare con l'emergenza Covid-19.
«La mia categoria è percepita come quella ricca e che lavora poco... Adesso certamente lavora quasi niente», ammette. L'impossibilità nel poter eseguire gli interventi non urgenti, infatti, graverebbe sui dentisti come un macigno. «Vediamo una riduzione del lavoro che si attesta attorno al 90%. Ovviamente abbiamo dovuto ricorrere al lavoro ridotto, e diversi di noi hanno chiesto il prestito. Che sarà da rimborsare».
Gli studi restano infatti aperti, ma il grosso della cifra d'affari nn deriva dalle urgenze: «Pensiamo solo alle igieniste che non possono lavorare. Tutta la profilassi, in pratica, è andata persa. Stamattina sono intervenuto per un ascesso, ieri per un incidente, quindi un dente da riattaccare. Le cose non procrastinabili in pratica. Non dimentichiamoci però che, oneri sociali a parte, abbiamo de costi fissi importanti che vanno dall'affitto, al materiale, alla manutenzione dei macchinari. Lo studio deve essere operativo, funzionante. Forse era meglio chiudere».
Insomma, M. si attendeva dal consiglio federale una mano testa che tarda ad arrivare: «Vogliono aiutare Swiss, che fa capo a Lufthansa, poi per gli indipendenti non ci sono. Anche quei 196 franchi al giorno. Non sono tanti ma sarebbero almeno una cifra simbolica per far vedere che si pensa anche a noi».
Per il dentista, inoltre, le prospettive a medio-lungo termine non sono delle più rosee: «Si trattasse di un paio di settimane. Qui si parla di mesi. Poi le riaperture saranno a scaglioni. E, parliamoci chiaro, il dentista non sarà certo il primo dei pensieri. Tanti saranno felici di poter tornare dal parrucchiere. Ma se non hanno un mal di denti...».
Il pensiero va quindi agli esempi virtuosi: «L'Italia ha stanziato i 600 euro. E settimana scorsa il Canton Grigioni ha predisposto un fondo da 80 milioni. Dove non arriva il governo federale, insomma, dovrebbe arrivare il cantone. Noi non siamo lavoratori di serie b».
*nome noto alla redazione