I Pompieri hanno ripulito l'intera area inquinata da una misteriosa sostanza oleosa.
Le indagini intanto proseguono. Secondo i primi scenari si è riversato un idrocarburo esausto proveniente dalle canalizzazioni pluviali delle case
LUGANO - Il Cassarate riapre e torna ad essere interamente balneabile. O quasi. «Rimane chiusa la piccola area nei pressi della zona del ponte del Maglio dalla quale è fuoriuscito l'idrocarburo», ci spiega al telefono Omar Della Chiesa, capo intervento dei pompieri di Lugano. La chiusura della spiaggetta è ben delimitata dal tipico nastro colorato e serve per agevolare gli approfondimenti ulteriori che saranno effettuati e per la pulizia delle ultime tracce di inquinante rimaste nel terreno.
«Ma la superficie dell'acqua è pulita, come hanno ben rivelato le analisi di laboratorio effettuate in più punti lungo il fiume», ci tiene a precisare Della Chiesa.
Quale sostanza si sia riversata nelle acque lunedì sera non è ancora chiaro. «Per questi accertamenti serve un po' più di tempo. Sappiamo che non era nafta o benzina, pensiamo che si sia trattato di un idrocarburo esausto, secondo i primi scenari proveniente con buone probabilità dalle canalizzazioni pluviali delle case».
Le indagini intanto proseguono, tombino per tombino. «Il periodo siccitoso paradossalmente agevola le ricerche. Queste sostanze oleose non evaporano e il fatto che non piova permette di far sì che le tracce restino lì, in attesa di essere scoperte e analizzate».