La ricostruzione nell'atto di accusa a carico dell'ex direttore di un istituto del Luganese
LUGANO - L'atto d'accusa del procuratore pubblico Roberto Ruggeri ricostruisce le accuse mosse dal Ministero pubblico all'ex direttore di una scuola media del Lugano, che presto sarà processato con rito abbreviato e che attualmente è in regime di detenzione anticipata della pena.
Gli abusi sarebbero avvenuti sia all'interno della sede scolastica - fuori dall'orario delle lezioni, in un'aula e nel suo ufficio - che in altri luoghi, riferisce la Rsi. In Ticino e all'estero: al ristorante, in auto e in alberghi di lusso. Una ventina di episodi quelli addebitati all'uomo con una 16enne. Una relazione consenziente ma, vista la giovane età della partner, comunque vietata dalla legge.
La seconda ragazza, invece, sarebbe stata palpeggiata in auto alla presenza dell'altra giovane. È l'unico addebito e risale al mese di luglio. L'ex direttore, una volta alla sbarra, dovrà rispondere delle accuse di atti sessuali con fanciulli e somministrazione a fanciulli di sostanze pericolose per la salute. La Procura e il difensore, Davide Ceroni, si sono accordati per una pena di tre anni di carcere, sei mesi dei quali da espiare. La Corte dovrà poi decidere se applicare l'interdizione a vita dall'insegnamento e da altre attività che prevedono l'interazione con minorenni.