Il sedime è delimitato dal nastro della polizia, agenti in perlustrazione
LUGANO - Il giorno dopo l'occupazione simbolica dell'ex Villa Viarnetto, Pregassona è immersa nella calma. Poche auto nelle strade del quartiere, un paio di persone fanno jogging, un signore porta a spasso il cane. L'unico segno tangibile di ciò che ha avuto luogo sabato sera è il nastro bianco e rosso della polizia che sbarra l'accesso del parchetto da via Guioni.
Un'auto della polizia della Città di Lugano è parcheggiata all'esterno della struttura e una coppia di agenti perlustra il perimetro esterno e i locali dell'edificio, per quello che sarà l'inevitabile rapporto. La calma nell'area è totale, il messaggio alla cittadinanza e alle autorità è stato lanciato e nello stabile non sembra più esserci nessuno.
Lo striscione che campeggiava ieri sera non è più presente, ma sul lato che guarda verso la Strada di Pregassona si può leggere distintamente un altro slogan scritto con spray nero: "Altrimenti ci arrangiamo - Molino vive e resiste".