Si tratta di un 24enne ticinese e di due cittadini italiani
ROVEREDO - A quasi un anno dai fatti, tre persone sono ora ufficialmente indagate per la morte di una 19enne del Luganese al Rave Party di Roveredo. La giovane, lo ricordiamo, era arrivata alla festa che già presentava sintomi di malessere, ma solo il pomeriggio seguente alcune persone si erano decise a trasportarla in auto al San Giovanni di Bellinzona - avevano tardato perché, stando ad alcune testimonianze c'era la paura di perdere la patente.
I tre indagati, riferisce la Rsi, sono gli organizzatori dell'evento. Si tratta di un 24enne ticinese e di due cittadini italiani. Secondo gli inquirenti sarebbero colpevoli di omissione di soccorso, ossia avrebbero potuto aiutare la 19enne prima che si arrivasse alla tragedia, ma non hanno agito.
Il ticinese, difeso da Chiara Donati, è già stato sentito a Roveredo la scorsa settimana dalla polizia. Stando alla sua versione, avrebbe invece cercato di aiutare la 19enne, ma «nel limite delle sue possibilità». Nei prossimi giorni dovrebbero essere sentiti anche gli altri due indagati.
Il caso è affidato al procuratore pubblico Martino Righetti. Legale della famiglia è invece Rocco Taminelli.