L’atto parlamentare (presentato da Paolo Pamini e co-firmatari) stabilisce le cifre che il medico dovrebbe fatturare per le sue prestazioni
BELLINZONA - «Per porre fine alle assurde vessazioni di cui sono vittime gli utenti della strada caduti nella morsa delle esagerate norme penali di “Via sicura”». È questo l’obiettivo dell’UDC, che ha depositato un’iniziativa parlamentare elaborata per la regolamentazione del settore.
Sono molte le critiche ricevute dal medico del traffico in termini di autorevolezza, competenza, ma soprattutto di costi. «La conseguenza finanziaria per il reo è del tutto sproporzionata alla colpa», si legge nella premessa all’iniziativa dell’UDC.
L’atto parlamentare (presentato da Paolo Pamini e co-firmatari) intende stabilire per legge delle «tariffe ragionevoli» cui il medico (o i medici) del traffico dovrà attenersi fatturando le sue prestazioni.
L’iniziativa è presentata nella forma elaborata, che quindi non può essere modificata dal Parlamento se non mediante un controprogetto.
I quattro articoli del decreto legislativo proposto:
Articolo 1
Per le perizie e le prestazioni dei medici e psicologi del traffico, incluse ulteriori analisi da loro ordinate, non può essere richiesto un pagamento anticipato.
Articolo 2
1 L’attuale tariffario della Sezione della Circolazione in materia di medico del traffico è abolito e sostituito con una tariffa pari a fr. 180.-- l’ora.
2 Se la pratica è stata particolarmente impegnativa, per esempio avendo richiesto studio e conoscenze speciali, l’onorario può essere aumentato fino a fr. 250.-- l’ora.
3 Esami e perizie eseguite nelle strutture pubbliche, segnatamente nella Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana o in laboratori sussidiati, vengono fatturati a semplice copertura degli effettivi costi generati.
Articolo 3
I professionisti attivi nell’ambito della medicina del traffico non possono partecipare a consulti o analisi di approfondimento da loro stessi ordinati.
Articolo 4
Il presente decreto legislativo è pubblicato nel Bollettino ufficiale delle leggi. Esso entra in vigore non appena trascorso il termine di referendum.
Nell'ultima settimana di febbraio il Consiglio di Stato ha approvato la creazione di un gruppo di lavoro per il futuro Istituto di medicina legale che riunirà sotto lo stesso tetto il medico del traffico e la medicina legale in generale. Statalizzare il medico del traffico risolverebbe, perlomeno, il problema dell’autorevolezza. All’interno del gruppo di lavoro è stato inserito un rappresentante della Sezione delle finanze che si occupi del problema dei costi e del metodo di fatturazione (che oggi si basa su Tarmed).