Il PPD si dice soddisfatto per il solido "no" all’installazione dei semafori sul Piano di Magadino
BELLINZONA - Il PPD, promotore del Referendum sul credito di 3.3 milioni di Franchi, è soddisfatto per il solido NO della popolazione ticinese all’installazione dei semafori sul Piano di Magadino.
«Si tratta - scrive il Partito Popolare Democratico - di un messaggio chiaro all’indirizzo del Dipartimento del territorio, dei funzionari e dei politici: non è il caso di fare esperimenti, a maggior ragione in un territorio che già vive una situazione delicata. Servono semmai certezze. Quelle certezze che la popolazione, soprattutto quella toccata dal progetto dei
semafori, conoscendo bene la realtà locale hanno sempre avuto».
Il NO secco per il PPD non è dunque una sorpresa. «Il parere dei cittadini andava tenuto in considerazione prima così da evitare un progetto inutile e un risultato imbarazzante. Tutto ciò deve essere da lezione per il futuro».
Il PPD auspica che i tempi della realizzazione del collegamento veloce A2-A13 vengano accelerati «con decisione» e che venga sostenuta «con convinzione» l’apertura della galleria ferroviaria del Ceneri. «Oltre a queste importanti misure - conclude - è bene che il Cantone si attivi immediatamente per favorire e potenziare il trasporto pubblico in particolar modo nella regione che va dal Locarnese al Bellinzonese».