Il sindaco Michele Foletti per una riforma della legge sulla perequazione intercomunale: «Nel Sottoceneri inizia a esserci malumore»
LUGANO - Lugano paga troppo per gli altri comuni. E il sistema di perequazione intercomunale andrebbe quindi riformato. A sostenerlo è il sindaco di Lugano, Michele Foletti, che in un'intervista a laRegione ha sottolineato la mancanza di una volontà politica affinché si proceda in questa direzione.
Dal Lac, alla Città della musica, fino al Pse e, ora, al centro polifunzionale e polisportivo di Sigirino. Tutti progetti con una chiara vocazione regionale in cui la Città ha agito da motore. «Se non c’è una base legale che obbliga a partecipare agli investimenti di carattere regionale, è lecito che i Cc del comprensorio non partecipino ai finanziamenti» afferma Foletti, citando poi l'esempio di Zurigo, che dispone invece di una legge che regola i contributi dei Comuni limitrofi. O ancora di Bellinzona «che ha inglobato quasi tutto il suo distretto, facilitando la gestione degli organi sovraccomunali».
Come detto, il nodo secondo Foletti è sulla volontà. «Oltre alla consapevolezza dei Comuni, ci vorrebbero la volontà di Consiglio di Stato e Gran Consiglio di portare avanti un progetto di legge ad hoc sulle agglomerazioni urbane e sulle interessenze che legano i suoi enti locali. Ma questa volontà oggi manca». E in tal senso ha rivolto un appello al Gran Consiglio: «Attenzione a non tirare troppo la corda, perché inizia a esserci soprattutto nel Sottoceneri un certo malumore su questo sistema, anche perché gli ultimi investimenti cantonali non sono stati molti, in particolare nel Mendrisiotto. Anche per una questione di pace sociale è importante che la redistribuzione della ricchezza generata sia equilibrata. In ogni caso noi non abbiamo intenzione di lasciar cadere il tema».