Va in scena domenica "Mad Cenerentola", uno spettacolo per tutta la famiglia prodotto dalla Pop Music School
LUGANO - Antipatica. Viziata. In cerca di se stessa. È una Cenerentola che non perde solo la scarpetta di cristallo, ma anche le staffe quella che andrà in scena domenica 28 maggio al Palazzo dei Congressi di Lugano. Interpretata dalla cantante lirica Sofia Bisulli (29), "Mad Cenerentola" farà finire tutta la famiglia, e anche gli animali, dallo psicologo.
Il Musical è una produzione della Pop Music School di Mendrisio, guidata da Paolo Meneguzzi, e la direzione è di Alberto Barbi. Si tratta di uno spettacolo adatto e per le famiglie, come tiene a precisare Meneguzzi. «Vogliamo che anche i giovanissimi possano avvicinarsi al mondo del teatro. In Ticino il pubblico è ancora tipicamente adulto».
Con "Mad Cenerentola", Meneguzzi segna un ritorno a teatro. Negli scorsi anni, prima del Covid, insieme alla sua scuola aveva proposto al pubblico ticinese due versioni di "Romeo and Juliet" e lo spettacolo "Fame Superstars". «Il progetto funzionava benissimo, ma ci siamo dovuti fermare. Eravamo diventati un punto di riferimento, al punto che per i primi tre spettacoli avevamo proposto anche delle repliche, riuscendo a riempire sempre la sala».
Per "Mad Cenerentola" «Abbiamo provinato 150 persone con l'obiettivo di trovare un talento. Alle audizioni non si sono presentati solo ragazzi e allievi, ma anche adulti e un'intera famiglia. Una volta selezionato il cast, è cominciato un percorso durato un anno in cui abbiamo studiato e provato».
Tra le persone presentatesi alle audizioni c'era anche Sofia Bisulli che ci racconta che aveva visto l'annuncio sui social. «Ho deciso di buttarmi nell'ambito del musical, che non avevo mai sperimentato. Il mio provino era indirizzato sul canto visto che sono una cantante lirica, ma dopo avermi sentita hanno provato a farmi recitare e a danzare. Quindi mi hanno presa come protagonista ed è stato del tutto inaspettato per me. È stata davvero una sorpresa».
E Bisulli aggiunge che Cenerentola è sempre stata per lei un personaggio molto familiare. «Mi ci rivedo un po' nel mio passato. Sono sempre stata una persona solitaria, soprattutto da bambina, e ho vissuto in un ambiente in cui non stavo molto bene. Quindi mi è capitato spesso di sognare di un principe azzurro».
Ma non interpreterà la principessa della sua infanzia. «Questa sarà una Cenerentola un po' pazzerella. Abbandonata dal papà, è una ragazza viziata, che vuole trucchi e vestiti di marca. E che ha un carattere forte, formatosi per tutto ciò che ha passato. E anche in questo io mi rivedo. Poi però si accorgerà che le cose importanti sono altre, che dentro di sé sa di essere una persona piena di amore».
Ma perché riscrivere un classico? A questa domanda risponde il regista che, scherzando, dice: «Ci vorrebbe una chiacchierata da quaranta minuti». Il vantaggio dei classici, spiega, «è che parlano sempre. Come Shakespeare, che resta sempre moderno. Con Cenerentola la cosa che diventa interessante è che si tratta di una storia ci appartiene, ce l'abbiamo sempre avuta, ne esistono tantissime versioni che vanno davvero molto indietro nel tempo, e con la nuova sensibilità femminile acquista tutto un significato diverso. Non è più una Cenerentola che vive per avere un principe azzurro, ma che cerca sé stessa. In alcuni punti risulta molto antipatica. È piena di sfumature. Con una vita molto complicata. Possiamo dire umana».
I biglietti per lo spettacolo sono acquistabili su Biglietteria.ch