Marika Beretta, Candidata per il Consiglio Comunale di Lugano - Lega dei Ticinesi
Nei giorni scorsi è stata annunciata la chiusura dell’Agapé di Corso Pestalozzi. Non un’attività da contorni fumosi, bensì uno dei ristoranti più apprezzati della città, tanto da essere inserito nella prestigiosa guida gastronomica Gault Millau. L’ennesimo ristorante, peraltro a conduzione davvero ticinese, che chiude a Lugano. Un segnale che deve imporre riflessioni alle autorità di una città che sta cercando di consolidare la propria vocazione turistica.
Il turismo enogastronomico è infatti sempre più una realtà che può portare un valore aggiunto nelle regioni che lo sanno sfruttare: non solo per quanto riguarda l’indotto economico ma anche per le possibilità lavorative che può offrire.
A maggior ragione visto che, come ha esposto lo scorso gennaio il Servizio di statistica urbana, nel 2023 disoccupati residenti a Lugano che si sono iscritti agli Uffici Regionali di Collocamento sono aumentati del 5,4%. Di fronte a questi dati, è francamente paradossale constatare come molti esercenti lamentino la difficoltà nel trovare personale, sia in cucina che in sala.
Per questa ragione ritengo che, nella prossima legislatura, sia fondamentale lavorare per incentivare i ragazzi ad avvicinarsi a un settore che può dare loro importanti sbocchi lavorativi, così come accompagnare gli ultracinquantenni disoccupati a una riqualifica professionale.
Ovviamente aiutando anche gli esercenti, mantenendo il credito anticrisi per la promozione dell’occupazione dei cittadini di Lugano e incentivando l’assunzione di apprendisti. Un’iniziativa, attuata oltre 15 anni fa grazie all’impegno di Giuliano Bignasca, che ha mostrato la propria efficacia aiutando centinaia di luganesi a trovare lavoro e che oggi più che mai va consolidata.
La nostra è una città meravigliosa, con un grande potenziale ancora inespresso nel settore del turismo: è il momento di sfruttarlo per far vivere ancora di più Lugano!