I benefici del vaccino anti-coronavirus sono superiori ai rischi e si continua a studiare la questione
GINEVRA - L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha finalmente espresso il suo parere sul rischio di casi gravi di trombosi e il vaccino anti-coronavirus di AstraZeneca.
Il collegamento è «plausibile ma non confermato», secondo gli esperti dell'Agenzia dell'Onu. Il loro parere arriva a poche ore di distanza dal quello dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), che ha ammesso che esiste un possibile legame tra il siero dell'azienda anglo-svedese e i «casi estremamente rari», un'ottantina su circa 25 milioni di persone vaccinate.
Gli approfondimenti proseguono
Il sottocomitato COVID-19 del Comitato consultivo globale dell'OMS per la sicurezza dei vaccini ha preso in considerazione sia il parere dell'Ema che quello dell'Agenzia regolatrice inglese dei farmaci (Mhra). Parlando di nesso non confermato, gli scienziati che compongono il sottocomitato ritengono che «siano necessari studi specializzati per comprendere appieno la potenziale relazione tra la vaccinazione e i possibili fattori di rischio». L'Oms ritiene che sia «importante notare che, sebbene preoccupanti, gli eventi in esame sono molto rari, con un numero basso riportato tra i quasi 200 milioni di persone che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca in tutto il mondo».
Più benefici che rischi
Anche l'Oms mette in risalto come «gli eventi avversi rari a seguito delle vaccinazioni devono essere valutati rispetto al rischio di morte per malattia Covid-19 e al potenziale dei vaccini per prevenire le infezioni e ridurre i decessi dovuti alle malattie. In questo contesto, va notato che a oggi, almeno 2,6 milioni di persone sono morte a causa del Covid-19 in tutto il mondo». I casi di trombosi registrati nel mondo non vengono affatto sminuiti: «I medici devono essere a conoscenza delle definizioni dei casi rilevanti e delle linee guida cliniche per i pazienti che presentano trombosi e trombocitopenia a seguito della vaccinazione. A tal fine, il sottocomitato ha anche suggerito di convocare un comitato di esperti clinici, inclusi ematologi e altri specialisti, per consigli sulla diagnosi clinica e sulla gestione dei casi. Per caratterizzare ulteriormente questi rari eventi, dovrebbe essere presa in considerazione la sorveglianza attiva», conclude l'Oms, che «continuerà a lavorare a stretto contatto con i paesi per gestire i potenziali rischi e utilizzare la scienza e i dati per guidare la risposta e le raccomandazioni» a questo genere di situazioni.
Stop belga sotto i 56 anni - Dopo il parere dell'Ema, il Belgio ha deciso di sospendere del tutto le somministrazioni del vaccino anti-coronavirus di AstraZeneca alle persone con meno di 56 anni di età.