Nel 2021 il settimo aumento consecutivo. Stati Uniti e Cina davanti a tutti. Alle loro spalle c'è l'India
STOCCOLMA - La spesa militare globale è aumentata di nuovo nel 2021, stabilendo nuovi record mentre la Russia ha continuato a rafforzare le sue forze armate prima dell'invasione dell'Ucraina. Lo ha affermato oggi il rapporto dello Stockholm International Peace Research Institute (Sipri), prevedendo che la tendenza continuerà soprattutto in Europa.
Nonostante le ricadute economiche della pandemia di Covid-19, lo scorso anno la spesa militare globale è cresciuta dello 0,7%, secondo il rapporto. «Nel 2021, la spesa militare è aumentata per il settimo anno consecutivo, raggiungendo i 2'100 miliardi di dollari. Questa è la cifra più alta che abbiamo mai registrato», ha detto Diego Lopes da Silva, ricercatore del Sipri.
La spesa russa è aumentata del 2,9%, per il terzo anno consecutivo, a 65,9 miliardi di dollari. La spesa militare russa rappresentava il 4,1% del prodotto interno lordo (Pil) del Paese, un livello «molto superiore alla media mondiale», ha aggiunto Lopes da Silva. I ricavi delle esportazioni di petrolio e gas hanno permesso al paese di finanziare queste grandi spese militari. È però difficile prevedere se la Russia sarà in grado di mantenere questo livello di spesa, ha affermato Lopes da Silva, a causa dell'ondata di sanzioni imposte dall'Occidente in risposta all'aggressione in Ucraina.
Dopo Stati Uniti e Cina c'è l'India
L'India è al terzo posto al mondo per spese militari, dopo Stati Uniti e Cina. Secondo i dati di Sipri, nel 2021 New Delhi ha speso 76,6 miliardi di dollari, il suo investimento più alto, con una crescita dell'1% rispetto al 2020 e del 33% dal 2012.
Sempre secondo lo studio, sul totale dei 2,1 miliardi di dollari globali, il 62% della spesa grava sui cinque paesi più militarizzati: oltre ai tre già citati la Russia e il Regno Unito.
Nonostante le tensioni che sporadicamente sorgono ai confini con il Pakistan e la Cina, l'investimento indiano è consistito prevalentemente «nel dare la priorità alla modernizzazione delle forze armate e slancio alla produzione interna».