Viene così eliminato l'ultimo ostacolo da parte dell'Fmi
COLOMBO - La Cina ha accettato di ristrutturare i prestiti allo Sri Lanka, eliminando l'ultimo ostacolo al salvataggio da parte del Fondo monetario internazionale (Fmi).
La banca statale cinese Exim Bank «ha inviato una lettera all'Fmi» lunedì sera esprimendo la volontà di Pechino di rinegoziare i suoi crediti, ha annunciato in Parlamento il presidente dello Sri Lanka Ranil Wickremesinghe, dicendo di aspettarsi che la prima tranche di aiuti da 2,9 miliardi di dollari totali sia rilasciata entro fine mese.
«Non appena la lettera della Exim Bank è arrivata al Fmi, ho firmato la lettera d'intenti dello Sri Lanka per procedere con il piano del Fondo», ha aggiunto.
Lo Sri Lanka è andato in default lo scorso aprile a causa del suo debito estero di 46 miliardi di dollari, scontando la sua crisi economica che ha causato mesi di carenza di cibo e carburante in tutta la nazione.
Poco più di 14 miliardi di dollari sono il debito bilaterale verso governi stranieri, di cui la Cina detiene il 52%. Il governo di Wickremesinghe ha lavorato per ottenere il pacchetto di salvataggio di 2,9 miliardi di dollari dal Fmi per ridare ossigeno alle finanze pubbliche del Paese.
La sua amministrazione ha deciso come misure d'emergenza un forte aumento delle tasse e la fine ai sussidi su benzina ed elettricità. Ha inoltre pianificato la vendita di imprese statali in perdita cronica per soddisfare i termini del piano di salvataggio concordato con i vertici dell'istituto di Washington.