Così il ministro degli Esteri di Taiwan risponde alla domanda della Cnn sulla superiorità militare della Cina
TAIPEI - In un intervista esclusiva alla Cnn, il ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu ha dichiarato che: «La Cina si sta preparando a lanciare una guerra contro Taiwan».
Durante l'intervista, Wu ha ribadito che, secondo la Carta delle Nazioni Unite, «il modo migliore per risolvere i conflitti a livello internazionale è attraverso l'uso di mezzi pacifici». La Cina, tuttavia, sta rispondono agli ultimi sviluppi nelle relazioni sino-taiwanesi «con provocazioni di tipo militare e questo, noi, non lo possiamo accettare».
Alla domanda se Taiwan avesse tutto il necessario per proteggersi da un potenziale attacco, il ministro ha detto: «Negli ultimi anni abbiamo acquistato molto materiale bellico dagli Stati Uniti. Oltre a ciò, abbiamo incrementato le nostre esercitazioni militari per essere pronti a un'eventuale invasione». Wu ha anche sottolineato il fatto che: «In guerra, la determinazione è più importante dell'equipaggiamento».
Nell'intervista, il ministro degli Esteri ha ricordando che la guerra avrebbe delle «pesanti ripercussioni sull'economia mondiale e che, per questo motivo, le democrazie occidentali dovrebbero fare pressione sulla Cina affinché interrompa le sue provocazioni».
Interpellato sulla possibilità di un intervento militare degli Stati Uniti in sostegno all'Isola, il ministro ha ribadito: «apprezziamo la postura degli Stati Uniti in questo conflitto. Tuttavia, intendiamo proteggerci da soli. È il nostro diritto sovrano».
Nelle ultime settimane, il presidente cinese Xi Jinping ha avvertito l'Esercito di liberazione cinese di essere pronto a invadere l'Isola nel 2025. Secondo i servizi di intelligence statunitensi invece, la Cina non si muoverà prima del 2027. Sollecitato in merito, il ministro ha detto: «La Cina usa tutta una serie di misure non-militari per schiacciare Taiwan» riferendosi alla strategia della tensione messa in atto da Pechino negli ultimi anni. Il ministro ha inoltre aggiunto: «saremo pronti in qualsiasi momento».