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GUERRA IN UCRAINA«Non ci sarà una pace imposta da Mosca»

17.02.24 - 10:18
La Nato, pur non volendo entrare in guerra la Russia, deve restare forte: lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Scholz
keystone-sda.ch (Sven Hoppe)
Fonte Ats Ans
«Non ci sarà una pace imposta da Mosca»
La Nato, pur non volendo entrare in guerra la Russia, deve restare forte: lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Scholz

MONACO DI BAVIERA - «Solo se saremo credibili Putin capirà che non ci sarà una pace dettata da Mosca. Non ci sarà una pace imposta per volere di Mosca»: lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando a Monaco di Baviera in apertura della seconda giornata della Conferenza sulla sicurezza (Msc) e riferendosi all'impegno finanziario a sostegno dell'Ucraina.

«La minaccia della Russia è reale. Per questo la nostra capacità di deterrenza e di difesa deve essere e rimanere credibile», ha detto Scholz avvertendo però che «non vogliamo un conflitto tra la Russia e la Nato». Per questo «tutti i sostenitori dell'Ucraina sono stati d'accordo fin dall'inizio della guerra: noi non manderemo i nostri soldati in Ucraina», ha ricordato.

Il Cancelliere ha prospettato un futuro rispetto dall'obbiettivo Nato sulle spese militari da parte della Germania: «la Germania investe il due per cento del suo Pil quest'anno e nei prossimi anni - i '20, '30 e oltre». «La nostra industria della difesa aumenterà in modo affidabile la sua produzione», ha assicurato Scholz che ha sottolineato anche «gli sforzi del (presidente francese) Emmanuel Macron e del sottoscritto per rafforzare l'industria europea della difesa».

Prezzo elevato per vittoria Russia
«Il prezzo politico e finanziario che dovremmo pagare» per una vittoria della Russia in Ucraina «sarebbe molte volte più alto di tutti i costi del nostro sostegno all'Ucraina, oggi e in futuro», ha proseguito Scholz.

Una vittoria della Russia in Ucraina significherebbe «la fine dell'Ucraina come Stato libero, indipendente e democratico, la distruzione del nostro ordine di pace europeo, il più grave stravolgimento della Carta delle Nazioni Unite dal 1945. E, ultimo ma non meno importante, l'incoraggiamento a tutti gli autocrati del mondo a usare la violenza per risolvere i conflitti», ha sottolineato Scholz.

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