Le indagini sono in dirittura d'arrivo, ma non sono ancora state analizzate le scatole nere
TEHERAN - Le autorità iraniane hanno arrestato sei persone in relazione all'abbattimento dovuto a un «errore umano» dell'aereo ucraino lo scorso 8 gennaio sui cieli di Teheran, che provocò la morte di tutte le 176 persone a bordo.
Lo ha annunciato il portavoce della magistratura della Repubblica islamica, Gholamhossein Esmaili, precisando che tre degli arrestati sono poi stati rilasciati su cauzione. Secondo le autorità iraniane, le indagini sull'accaduto sarebbero vicine alla conclusione, ma resta in sospeso la questione delle scatole nere del Boeing 737-800 della Ukraine International Airlines.
Il viceministro degli Esteri iraniano Mohsen Baharvand ha annunciato che né Teheran né Kiev sarebbero in grado di analizzarle, spiegando che il suo governo è disposto a inviarle a una compagnia straniera, a patto che «non ci siano rischi di manipolazioni». In ogni caso, ha aggiunto Baharvand, «non crediamo che l'analisi delle scatole nere aggiungerà niente di speciale alle indagini iraniane».