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Massacro di Bucha, «questa non è un'atrocità una tantum»

UCRAINAMassacro di Bucha, «questa non è un'atrocità una tantum»

04.04.22 - 11:00
Dito puntato contro la Russia per crimini di guerra. Mosca rimanda le accuse al mittente. La Germania chiede stop al gas
Afp
Massacro di Bucha, «questa non è un'atrocità una tantum»
Dito puntato contro la Russia per crimini di guerra. Mosca rimanda le accuse al mittente. La Germania chiede stop al gas

KIEV - Tra l'accusa e la difesa ci sono corpi senza vita stesi su un marciapiede. Nelle città periferiche di Kiev sono stati ritrovati per strada e nelle fosse comuni almeno 410 cadaveri. La tragica scoperta segue la ritirata russa verso nord-est e la ripresa da parte dell'esercito ucraino del territorio.

Chi li ha uccisi? - Secondo il governo ucraino è genocidio. Bucha, che si trova a pochi chilometri dalla capitale, è la cittadina in cui al momento è stato ritrovato il maggior numero di corpi esanimi. Il sindaco della stessa, Antoly Fedorunk, ha dichiarato all'agenzia di stampa francese Afp che l'esercito russo ha seppellito 280 persone prima di battere in ritirata lo scorso venerdì.

Diversi inviati della stampa internazionale, come Bbc e Associated Press, hanno confermato che al loro arrivo c'erano decine di cadaveri per strada. Foto di reporter di Reuters mostrano anche mani e braccia che spuntano dalla terra. I titoli dei principali giornali parlano di «orrore» e i leader europei, come Emmanuel Macron, descrivono le immagini come «insostenibili».

La Russia nega - Da domenica si susseguono le accuse contro la Russia. Per l'Ucraina ci sono prove di crimini di guerra. Sergey Nikiforov, consigliere del presidente Zelensky, sostiene che ci siano state delle vere e proprie esecuzioni, con civili a cui è stato sparato dietro la testa. Si presume ci siano stati anche degli stupri e che dei corpi siano stati bruciati. Le immagini che arrivano dalla periferia di Kiev mostrano solo corpi di persone vestite normalmente, di divise militari neanche l'ombra.

Dalla Russia la narrazione è un'altra. Il ministero della Difesa ha affermato che il suo esercito non ha ucciso nessun civile. E che le foto e i video che stanno circolando sono solo l'ennesimo tentativo di Kiev di «manipolare la visione della guerra della stampa occidentale». Ha quindi chiesto lunedì una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere di quanto avvenuto.

Altri possibili casi - Interpellato sul canale radio della Bbc, un ricercatore del Think tank Rusi, Jack Watling, ha spiegato che quanto avvenuto a Bucha potrebbe non essere un caso isolato. «Questa non è un'atrocità una tantum. Questo è il modo in cui i russi conducono la guerra anti-partigiana». Per questo Watling teme che «in quelle aree in cui i russi si sono impossessati del territorio, scopriremo un numero significativo di atti come questo».

Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha chiesto che venga effettuata un'indagine indipendente perché si stabilisca cosa è realmente successo nelle cittadine periferiche di Kiev. E per i Paesi europei, come la Germania, urge prendere in considerazione nuove sanzioni. La ministra tedesca della Difesa Christine Lambrecht ha dichiarato che è necessario che l'Unione europea vieti le importazioni di gas russo.

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