In collegamento davanti al parlamento lituano, il leader ucraino non mostra incertezze. Nel frattempo due donne sono state uccise a Kharkiv
KIEV - Zelensky mostra sicurezza sull'esito del conflitto. Almeno stando a quanto dichiarato in collegamento video con il Parlamento lituano. Secondo il presidente ucraino, quest'anno è «decisivo» e l'Ucraina è «sulla via della vittoria» sulla Russia. Il leader ha poi affermato che Mosca «deve essere sconfitta in terra ucraina».
Il cuore del discorso al Parlamento - «Voglio ringraziarvi per non aver tradito la libertà neanche per un minuto - ha affermato il leader di Kiev -. E non solo durante questi 323 giorni di crudele e disumana guerra russa. Ora si va verso la vittoria finale. La Russia non potrà più dettare nulla ai popoli d'Europa quando termineremo questa guerra, con la sconfitta inequivocabile dell'aggressore».
Due donne uccise a Kharkiv - Per quanto riguarda i combattimenti, si continua a sparare con colpi di artiglieria sulla città di Dvorichna, nel distretto di Kupyansk. E proprio nella regione di Kharkiv, «due donne, di 59 e 64 anni, sono state uccise nel bombardamento di abitazioni private. Un'altra donna di 63 anni è stata ferita e ricoverata in ospedale», ha riferito il capo dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleh Synegubov.
Soledar al centro della feroce contesa - Mosca, per bocca del ministero della Difesa, ha intanto dichiarato di aver compiuto l'assalto finale alla città di Soledar «con successo». Mentre Kiev, al contrario, fa sapere che a Soledar «la battaglia continua», pur ammettendo bombardamenti su «Spirne, Bilogorivka, Rozdolivka, Yakovlivka, Soledar, Krasna Gora, Bakhmut, Klishchiivka, Kurdyumivka, Druzhba e sulla regione settentrionale di Donetsk».
Gli aiuti europei - Sul fronte degli aiuti a Kiev, invece, si susseguono le dichiarazioni di Inghilterra e Germania sull'eventuale invio di carri armati. In questo senso il dibattito all'interno dell'Ue è molto acceso. «Tutti i passi che abbiamo fatto sono stati coordinati in modo stretto con gli alleati e i partner», ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a Berlino, in risposta alla pressione polacca e finlandese sulla consegna all'Ucraina dei panzer Leopard 2. E ancora, dalla Germania «non arriveranno dichiarazioni affrettate». Ponderatezza, dunque, che secondo Scholz «ha il sostegno della maggioranza dei cittadini».